Il commissario in vigilanza Rai e deputato di Forza Italia dopo l’audizione spiega: “Non ce l’ho con lui, ma quello che ha fatto è grave e vergognoso”
Una situazione incresciosa che sta creando più di qualche imbarazzo all’interno della Rai. L’audizione del deputato di Forza Italia e Commissario in Vigilanza Rai Andrea Ruggieri sul comportamento del conduttore di Report Sigfrido Ranucci non si placa. Il direttore e conduttore della trasmissione ha detto che le sue “non erano minacce ma sms da uomo a uomo”, ma il deputato non ci sta, non ci casca e va avanti con la sua linea, la stessa che ha spiegato in vigilanza. In modo chiaro e semplice. E con Notizie.com è ancora più specifico e dettagliato: “Non diciamo fesserie, quelle erano minacce, lui può dire quello che vuole, ma non deve dimenticare che sono un uomo certo, ma ho anche un ruolo istituzionale e sono in vigilanza”.
Il deputato Andrea Ruggeri racconta quanto accaduto: “Tutto questo è assurdo, non c’è nessuna concatenazione di eventi. Nella seduta del 24 novembre si era riunita la Commissione e si parlò di quella lettera anonima riguardante cose di Report, indirizzata anche a me ma per me, in quanto anonima, non esisteva, l’ho cestinata. Il problema è stato che dopo il direttore Ranucci mi ha provato a chiamare, ma siccome non ho risposto ha pensato bene di mandarmi quei messaggi allucinanti. Volevo parlarne prima a Fortes (amministratore delegato della Rai ndr), prima di Natale, ma è stato poco bene e non è stato possibile, oggi c’è stata questa possibilità e ho detto tutto quello che era successo, depositando tutto in Commissione, a Fortes stesso e in Procura“.
Il deputato è fuori di sé per quanto avvenuto e sono mesi che aspetta di poter depositare quanto ha raccolto e quanto avvenuto tra lui e il conduttore di Report Ranucci e a Notizie.com spiega ancora il motivo: “La questione è che lui illustra un metodo di lavoro per cui si ritiene in diritto di poter fare, dire e scrivere e minacciare quello che vuole e questo non può essere concesso a nessuno né più né meno. Tutto qua che sia lui o qualcun altro è uguale”
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“Sia ben chiaro – conclude il deputato e commissario Andrea Ruggieri -, non perché è lui. ma lui, Ranucci, direttore che lavora in Rai, non può scrivere che Berlusconi è un bullizzatore sessuale o che lo sia io o che un direttore di un quotidiano che riprende una notizia è un adescatore di minorenni. Oppure, cosa gravissima, che lui è pieno di dossier, una vergogna. Queste cose le fanno i ricattatori? Beh oddio, mi spiace per lui ma la mia vita non è ricattabile. Io non ce l’ho con nessuno o con lui in particolare, dico solo che ci deve essere un limite: io faccio parte della vigilanza, che gli piaccia o no, non è che la vigilanza è la cupola della mafia ma un soggetto istituzionale che vigila sulla Rai, un direttore della Rai non può minacciare nessuno della vigilanza. Nessuno“