Papa da Fazio: polemica sulla richiesta Rai, che ritratta. Ecco chi c’è dietro

Retromarcia della Rai dopo le polemiche scoppiata a margine dell’intervista di Fabio Fazio a Papa Francesco. Al centro, l’ingente richiesta economica da parte della televisione pubblica. 

Papa Francesco fabio fazio
Papa Francesco a Che tempo che fa (Ansa)

Nella giornata che ha fatto seguito alla seguitissima intervista di Papa Francesco a “Che tempo che fa”, la polemica era divampata non tanto sui contenuti affrontati da Francesco, tanti, commoventi e spesso difficili da digerire, legati ai tanti drammi che segnano la coscienza pubblica. Oppure sulle domande del conduttore Fabio Fazio, che i suoi critici hanno giudicato troppo accondiscendenti, quasi “inesistenti”, mentre invece si è lui imputato che avrebbe potuto affrontare temi ben più scomodi, divisivi, o anche addirittura scandalistici.

La vicenda dello scandalo Rai prima del colpo di scena

Ma sull’irricevibile richiesta economica avanzata dalla Rai a chiunque volesse chiedere l’utilizzo delle immagini della conversazione tra il Papa e il conduttore Rai, membro della comunità cattolica Nuovi Orizzonti fondata da Chiara Amirante. Se infatti l’ospitata di Bergoglio nel salotto televisivo era stata apertamente promossa da Fazio come un nuovo potente “modo di evangelizzare”, la posizione dell’emittente pubblica riguardo alla diffusione delle stesse immagini non andava certo in quella stessa direzione. Ma guardava piuttosto all’interesse economico che avrebbe potuto fruttare l’evento televisivo.

Come diffuso dal sito para-vaticano “Il Sismografo”, notizia appresa da “fonti autorevoli non italiane, che l’esperienza l’hanno vissuta direttamente”, la Rai avrebbe in un primo momento deciso di vendere le immagini dell’intervista alla cifra di 970 euro al minuto. Filmato che, conferma il sito, “è stato preregistrato alle ore 17 circa come si vede nell’orologio che porta il Papa”, e che “in alcuni momenti permette di individuare i tagli fatti in fase di montaggio”.

LEGGI ANCHE Il Papa inedito nel salotto di Fazio tra “realismo” e “mondanità spirituale”

Una cifra niente male se si considera che il totale del video apparso sugli schermi tra le 20.40 e le 21.36 di domenica 6 febbraio verrebbe a costare un totale di 54.320 euro. “Si è saputo anche che chiunque abbia il desiderio di comprare alcuni minuti della registrazione o tutto il filmato deve avere prima un nullaosta del Dicastero per le comunicazione. Questo materiale acquistato si potrebbe diffondere solo in Italia”, aggiunge il sito diretto da Luis Badilla.

Dietro il retro-front della Rai ci sarebbe nientemeno che il Papa

Che tuttavia commentava: “Si attende la smentita o le precisazioni della RAI per evitare che nei rumors si coinvolga la Santa Sede o il Santo Padre stesso. Se fosse vero, niente di male, è il mercato. Potrebbe essere magari una buona occasione per aiutare le diocesi e le parrocchie, anche le Ong, che si occupano di migranti e rifugiati o per aiutare i programmi per le vaccinazioni nel Terzo mondo”.

Il giorno seguente, però, arriva il passo indietro da parte dell’emittente pubblica. Viene reso noto che su questo punto la Rai ha fatto marcia indietro, e che concederà gratuitamente le immagini dell’intervista di Fazio al Papa. “Era un po’ curioso farsi pagare tanto per la diffusione e amplificazione del magistero del Pontefice“, commenta il portale, che raccoglie ogni giorno informazioni legate alla Santa Sede.

Che lancia anche la bomba conclusiva. “Non lo sappiamo con tanto di verifica ma ci risulta da fonti primarie che l’intervento per correggere questa spiacevole stortura, in clamorosa contraddizione con gli insegnamenti sul mercato e la fede della Chiesa Cattolica, porta la firma di Papa Bergoglio“.

Papa Francesco fabio fazio
Papa Francesco a Che tempo che fa (Ansa)

LEGGI ANCHE: Il Papa ospite da Fazio: era davvero in diretta? Il dettaglio scatena la rete

Farebbe bene la RAI a chiarire tutti i passaggi di quest’operazione sulla quale ha nascosto molte verità, elementari e proprie del giornalismo sano, usando soprattutto l’omissione e omertà”, è il commento conclusivo. “Agire così non è buon giornalismo, almeno non ha nulla da spartire con quanto al riguardo il Papa insegna da quasi 9 anni”.

Gestione cookie