La dichiarazione della cantante dei “La rappresentante di lista” ha preso tanti in contropiede. Tirando in ballo persino il Vaticano.
Al prossimo Eurovision Song Contest ogni Stato europeo deve avere un suo rappresentante, a prescindere dalla grandezza dello stesso. Di fatto, anche San Marino e la Santa Sede sono quindi chiamati a presentare un loro artista. Se l’Italia per scegliere il proprio nome di affida al Festival di Sanremo, la Repubblica di San Marino lo fa attraverso il concorso canoro Una voce per San Marino, e chissà se un domani il Vaticano si affiderà al Festival della Canzone Cristiana di Sanremo, quest’anno alla prima edizione.
La candidatura che non t’aspetti
Tuttavia, nella competizione si inserisce anche, scherzosamente ma non troppo, la band “La Rappresentante di Lista”, che pur di non abbandonare il sogno di partecipare all’Eurovision 2022, che si svolgerà in Italia, presso il PalaOlimpico di Torino, ha dichiarato di stare pensando a una candidatura con uno di questi due Stati tra i più piccoli al mondo.
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Lo hanno scritto su Telegram, e poi su Twitter, e la notizia ha subito fatto il giro della rete. “Stiamo veramente e seriamente pensando di candidarci all’Eurovision Song Contest a San Marino. Dai, sì. Penso che lo faremo”, ha postato il duo su Telegram. “Ieri il Papa a Che tempo che fa ha detto qualcosa su Ciao ciao? Perché in caso invece di San Marino potrebbe anche essere stato Vaticano. In caso pronti a fare la versione clean…“, hanno incalzato poche ore dopo su Twitter.
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Tuttavia, per ora, il posto per la squadra di San Marino potrebbe essere preso anche dall’ultimo classificato al Festival di Sanremo, il cantante Tananai con la sua “Sesso occasionale”. E della candidatura di Fra Vinicius, vincitore dell’alternativo festival cristiano sanremese, non c’è traccia. Chissà che la band che ha fatto discutere per il pugno alzato sul palco dell’Ariston non possa finire, per paradosso, come rappresentante della “lista” di Papa Bergoglio per il prossimo Eurovision. D’altronde, se il Pontefice argentino ha benedetto anche il leader comunista Fidel Castro, a Cuba, ricevendo in dono il Cristo innestato sulla falce e martello, che ha scandalizzato non pochi, probabilmente persino il Papa stesso che tuttavia ha fatto finta di nulla, forse non è ancora detta l’ultima parola….