Il libro di Bill Gates sulla pandemia uscirà a breve: il fondatore di Microsoft affronta il tema fra rivelazioni e indicazioni ai governi mondiali.
I suoi video sulla pandemia diventarono virali, fra mistero e indicazioni precise snocciolate con numeri, previsioni e dati tangibili. Bill Gates torna a parlare di Covid in un libro che uscirà in contemporanea in tutto il mondo.
Un lavoro molto atteso quello del fondatore di Microsoft, deciso a lanciare un monito ai governi e a spiegare il suo punto di vista sui potenziali virus globali da affrontare in futuro e sul rischio di nuove minacce sanitarie ed economiche. In Italia uscirà presso “La nave di Teseo”, e la publisher Elisabetta Sgarbi, ad Adnkronos, ha raccontato quali saranno i passaggi cardine di un lavoro che sarà acquistabile a partire dal 3 maggio.
Leggi anche: Bill Gates: “Covid? C’è ancora molto da fare, ma fatti enormi progressi”
“Bill Gates ci affida una nuova riflessione – ha osservato –, un monito a non dimenticare quanto abbiamo vissuto facendo tesoro di ciò che abbiamo imparato per non farci trovare impreparati”. Ecco alcuni passaggi che creano aspettativa e aprono il dibattito su eventuali nuovi virus in futuro.
Bill Gates, esce “Come prevenire la prossima pandemia”: ecco alcuni passaggi del nuovo libro
Nei passaggi di “Come prevenire la prossima pandemia”, svelati e destinati a creare aspettativa, il miliardario-filantropo parte da un concetto chiave. “Le malattie – spiega Bill Gates – sono sempre esistite tra gli esseri umani, ma non devono trasformarsi in disastri globali. Questo libro parla di come governi, scienziati, aziende e individui possano costruire un sistema in grado di contenere futuri focolai che inevitabilmente si presenteranno affinché non diventino pandemie”.
I believe that COVID-19 can be the last pandemic. ‘How to Prevent the Next Pandemic’ will explain why. https://t.co/aLGabnIcmx
— Bill Gates (@BillGates) February 8, 2022
Poi un monito a lavorare immediatamente per essere pronti ad ulteriori allarmi mondiali. “Per ovvi motivi– osserva il fondatore di Microsoft -, il momento giusto per farlo è ora. Nessuno che abbia avuto a che fare con il Covid lo dimenticherà. Proprio come la Seconda Guerra Mondiale ha cambiato il modo in cui la generazione dei miei genitori ha guardato al mondo, il Covid ha cambiato il modo in oggi lo vediamo noi. Non dobbiamo però vivere nella paura di un’altra pandemia. Il mondo può fornire cure di base a chiunque ed essere pronto a rispondere e contenere qualsiasi nuova malattia”.