Il governo ha impedito ai manifestati i rifornimenti di benzina, ma i cittadini hanno trovato un escamotage per eludere il divieto. E la protesta a Ottawa va avanti, coinvolgendo pure altre città canadesi
Prosegue senza sosta la protesta in Canada iniziata lo scorso 9 gennaio, quando migliaia di manifestanti hanno invaso pacificamente a bordo dei loro camion la capitale, Ottawa (portando addirittura all’evacuazione in una zona segreta del primo ministro Justin Trudeau). Una decisione arrivata dopo l’obbligo vaccinale imposto dal governo ai camionisti per poter attraversare il confine con gli Stati Uniti.
Per tentare di contenere la contestazione, ed evitare il rumore dei clacson continuo che si protrae ormai da settimane per via dei 418 camion rimasti in pianta stabile davanti alla sede del Parlamento (il 25% dei quali con la famiglia a bordo, bambini compresi), è stato recentemente imposto il divieto di rifornimento per i manifestanti, che ha portato all’apertura di circa 80 indagini penali e oltre 20 arresti.
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Questa domenica la polizia di Ottawa ha inoltre annunciato che avrebbe perseguito anche tutti coloro che avrebbero fornito “aiuti materiali” ai manifestanti, dal momento che alcuni cittadini avevano iniziato a portare autonomamente delle taniche di carburante ai camionisti come gesto di solidarietà (altri si sono schierati contro e si definiscono “vittime della situazione” in quanto impossibilitati a girare liberamente per la città). Tuttavia, la disposizione è diventata subito molto complicata da controllare, perché a partire da martedì gli abitanti di Ottawa si sono ingegnati e pur di aiutare i manifestanti hanno studiato una tecnica in stile “La Casa di Carta”. Loro non hanno indossato maschere di Salvador Dalì per confondere le forze dell’ordine, ma hanno iniziato ad andare in giro con delle taniche piene d’acqua e semplicemente vuote, in modo da rendere più difficile per gli agenti perquisire tutte le persone. La polizia della capitale canadese ha chiesto ulteriori rinforzi per fronteggiare la protesta e ha iniziato anche a bloccare i veicoli, in alcuni casi rimuovendo addirittura le gomme. Ma la manifestazione per ora non accenna a placarsi.