Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, dovrà sostenere un processo per le presunte irregolarità nei finanziamenti alla fondazione Open.
La Procura di Firenze ha rinviato a giudizio 11 indagati, tra i quali Matteo Renzi, nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità nei finanziamenti alla fondazione Open, nata per sostentare le iniziative politiche di Renzi. L’ex premier, però, non è l’unico volto noto a figurare nel novero degli indagati. Infatti, tra i nomi rinviati a giudizio figurano Maria Elena Boschi, l’ex presidente di Open Alberto Bianchi, Luca Lotti e l’imprenditore Marco Carrai.
Vi sono anche quattro società coinvolte nell’inchiesta. L’udienza preliminare sarà tenuta il 4 aprile. Sono molteplici i reati contestati, e si parla di traffico di influenze, finanziamento illecito ai partiti, emissione di fatture per operazioni inesistenti, corruzione e autoriciclaggio.
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Gli inquirenti ritengono che l’ex premier Matteo Renzi sia il direttore de facto della fondazione Open. Il leader di Italia Viva è accusato di finanziamento illecito ai partiti, insieme all’ex presidente della fondazione, Alberto Bianchi. Gli altri profili indagati in questo ambito sono i componenti del cda, ovvero Luca Lotti, Marco Carrai e Maria Elena Boschi, oltre all’imprenditore Patrizio Donnini. Oltre a quest’accusa, Alberto Bianchi, Luca Lotti e Patrizio Donnini si dovranno difendere dall’accusa di corruzione. Dovrà fare lo stesso l’ex costruttore Alfonso Toto.
In una nota, Matteo Renzi ha affermato quanto segue rispetto alla vicenda. “Oggi, è stata fissata l’udienza preliminare per il processo Open, il quale si terrà il 4 aprile. È un atto scontato nonché ampiamente atteso, il quale arriva ad anni di distanza dai sequestri di novembre 2019, giudicati poi illegittimi dalla Corte di Cassazione. Ora inizia il processo nelle aule, non solo sui media. I cittadini potranno rendersi conto di quanto sia flebile la contestazione dell’accusa e di quanto siano immorali i metodi utilizzati dalla procura di Firenze”.
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L’ufficio stampa dell’ex premier ha reso noto oggi che il senatore “ha firmato una formale denuncia penale verso i magistrati Nastasi, Turco, Creazzo“. Si afferma in una nota che “l’atto firmato dal senatore verrà trasmesso alla Procura di Genova, per violazione dell’articolo 68 della Costituzione, dell’articolo 323 del codice penale e della legge 140/2003. Renzi ha voluto essere ascoltato dai pm di Genova, riservandosi di produrre del materiale volto a corroborare la denuncia penale verso Nastasi, Turco, Creazzo”. Il leader di Italia Viva ha inoltre commentato la vicenda, aggiungendo quanto segue. “Io non ho commesso alcun reato, spero che i magistrati di Firenze possano dire lo stesso in coscienza”.