Hanno ucciso l’uomo ragno compie 30 anni: Max Pezzali svela come nacque

Il brano che ha lanciato gli 883 compie 30 anni. Un brano che ha segnato la storia della musica italiana. Ecco come nacque

Solita notte da lupi nel Bronx… alzi la mano chi, ascoltando l’attacco di questo brano non pensa subito ad un capolavoro, simbolo degli anni novanta e capace di dare il via all’inizio di una carriera straordinaria. “Hanno ucciso l’uomo Ragno” è la canzone che ha lanciato Max Pezzali e gli 883. Il brano che ha permesso ai due di farsi conoscere, scalare le classifiche di vendita e diventare un modello per milioni di ragazzi.

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Hanno ucciso l’uomo ragno compie 30 anni – Instagram –

Oggi quel brano compie 30 anni. Ma nonostante l’età è ancora oggi uno dei più passati nelle radio italiane. Una ballata che ha segnato un’intera generazione e che ha permesso a tanti italiani di conoscere e apprezzare una band che ha fatto la storia della musica leggera nazionale. Max Pezzali e Mauro Repetto si sono presentati al grande pubblico con una canzone destinata a fare la storia. “Eh sì, sono trent’anni che ancora non sappiamo chi abbia ucciso l’uomo ragno, ma questo non ci ha mai fatto smettere di cantare!”, ha scritto Pezzali su Instagram, celebrando il compleanno della canzone.

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Ma come è nata la canzone? A svelare dei curiosi retroscena è lo stesso Max Pezzali, che in un’intervista a Il Tempo, dichiara: “Andammo al Bar del Turista a Pavia, era pomeriggio, ci prendemmo il panino piccante, pancetta e tabasco, una roba da peritonite fulminante“, ha detto il cantante. “Eravamo lì con un taccuino, ma la canzone non veniva. Ci arrendemmo. Poi la sera di rientro a casa mia madre aveva preparato il minestrone che, unito al panino piccante di prima, non vi dico la sensazione. A tavola all’improvviso, un po’ anche per i fumi del tabasco, mi è venuta una frase Hanno ucciso l’Uomo Ragno, chi sia stato non si sa. A quel punto sono corso in cameretta e la canzone si è generata da sola, di strofa in strofa e, due anni dopo, ci portò una fortuna incredibile. Quindi il merito va a tabasco, pancetta e minestrone”.

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