Le discoteche sono pronte a ripartire dopo oltre un mese di chiusura. Notizie.com ha contattato Giancarlo Bornigia, proprietario del Piper: “Pronti a riaprire, ma le regole decise non servono a niente”.
E’ tempo di ripartenza per le discoteche. Dopo la chiusura decisa a ridosso di Capodanno, da venerdì 11 febbraio questo settore riprende a lavorare. Notizie.com ha contattato Giancarlo Bornigia, proprietario del Piper, per fare il punto della situazione.
“Siamo gli unici che sono stati fermati sette giorni prima della serata di Capodanno nonostante tutti gli investimenti fatti – ha detto il proprietario della discoteca storica romana – ma ora siamo pronti a ripartire“.
LEGGI ANCHE <<< Le misure del Governo: “Discoteche chiuse e riduzione del Green Pass”
Giancarlo Bornigia ai nostri microfoni ha parlato anche delle norme decise dal Governo per questo settore: “Le regole che ci fanno applicare non servono a niente. Noi siamo costretti a rispettarle, ma a mio avviso non hanno senso logico e soprattutto danneggiano l’economia del settore. Non capisco il divieto si somministrazione al bancone del bar come la capienza al 50%. Sono tutte regole che trovano poca e scarsa applicazione. Evidentemente sono state scritte da persone che non sono mai state in locali da ballo“.
Il titolare del Piper ha parlato anche degli aiuti arrivati dal Governo in questi mesi: “Al settore delle discoteche, i più colpiti da questa pandemia, sono arrivati circa 8mila euro per locale. Ma alcune aziende hanno affitti da 15-20mila euro al mese. Inoltre, il 16 dicembre abbiamo dovuto pagare l’Imu, che per strutture di 1000 metri quadrati è di 40mila euro, e sette giorni dopo ci hanno chiuso l’attività“.
LEGGI ANCHE <<< ESCLUSIVA – Bornigia (Piper): “Chiudere discoteche danno per il Paese”
Un passaggio anche sul possibile ampliamento della capienza nelle prossime settimane: “C’è stato un risultato positivo in commissione al Senato. Il Parlamento ha chiesto al Governo di impegnarsi in una revisione dei numeri, ma i tempi non sono rapidi“.