Le parole del tecnico lusitano nello spogliatoio riportate dal Corriere dello Sport hanno scatenato un terremoto nell’ambiente giallorosso. Lo speaker radiofonico di Tele Radio Stereo ne ha parlato a Notizie.com: “Deve stimolare un gruppo che sta deludendo”
Le parole urlate da José Mourinho nello spogliatoio dopo il ko con l’Inter – “Siete gente senza palle. La cosa peggiore per un uomo!“, in estrema sintesi – hanno scatenato un putiferio nell’ambiente giallorosso, tra chi dà ragione allo Special One e chi invece ritiene che i toni siano sbagliati, tesi a scaricare le responsabilità del flop solo sui calciatori. Sta sicuramente nel primo gruppo lo speaker radiofonico di Tele Radio Stereo, Augusto Ciardi, che ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Premesso che se quelle parole non venissero smentite sarebbe un grande colpo del Corriere dello Sport, non ci trovo nulla di anormale. Un allenatore come lui punta molto sulle motivazioni e nel momento in cui si rende conto della situazione (complice pure lui, perché essendo il capo tecnico non è che sia esente da responsabilità) è legittimato ad avere esternazioni anche forti, in cui magari non crede nemmeno fino in fondo, per stimolare un gruppo che sta deludendo“.
Il rendimento dei giallorossi d’altronde è ben al di sotto delle aspettative iniziali: “Vero che la Roma veniva dal settimo posto e che ha davanti squadre oggettivamente più forti e preparate, però è una società che ha speso 100 milioni la scorsa estate e che ha preso un allenatore da 7,5 milioni di euro a stagione. Quindi ci si deve aspettare di più. Invece al momento non sta facendo meglio dell’anno scorso in Italia. In Coppa Italia ha fatto un passo in più, ma sempre da comparsa, soprattutto per il modo in cui ha perso con l’Inter. Rimane la Conference League ma è l’ultimo scoglio per questa stagione“.
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Fatte queste premesse, Ciardi è convinto che la Roma debba continuare a seguire e assecondare Mourinho in tutto e per tutto: “Il progetto è triennale, il tecnico lo ha predicato tante volte: servono pazienza, tempo e lavoro. Però è normale che se poi non cresci in classifica, anche se vieni eliminato nelle coppe, devi comunque avere la percezione di un qualcosa che sta migliorando. Al momento non si riscontra. Ma da qua a mettere in discussione Mourinho ce ne passa, a maggior ragione dopo aver provato tutti i generi di allenatore, da Spalletti che qua aveva vinto agli stranieri ambiziosi Garcia e Fonseca, passando per l’amarcord Zeman. Se hai uno come Mourinho devi tenertelo stretto e cercare di assecondarlo, a seconda delle possibilità del club, perché i Friedkin ogni mese mettono tra i 20-25 milioni per la sussistenza delle spese vive del club. Al momento è molto molto complicato, ma deve continuare a esserci una certezza che si chiama José Mourinho“.