Omicidio Luca Sacchi, a più di due anni dall’uccisione del ragazzo arrivano le richieste da parte della Procura per le condanne delle persone coinvolte in questa vicenda
Arrivano le prime richieste da parte della Procura di Roma per quanto riguarda l’omicidio che ha visto come vittima Luca Sacchi, ucciso in una zona centrale della Capitale, davanti al pub ‘John Cabot‘. Il ragazzo è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa. Due criminali si erano avvicinati alla coppia con l’intento di prendere lo zaino della ragazza. Il fidanzato è intervenuto per difenderla ma il suo gesto eroico lo ha condannato alla morte.
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In un primo momento si era pensato ad un tentativo di rapina finito male, con il passare dei mesi però si è scoperto che non era affatto così. Si era trattato di un atto premeditato legato al traffico di droga. Pare che nello zaino della ragazza ci fossero ben 70mila euro che servivano per l’acquisto di 15 kg di droga. Si era vociferato che lo stesso Sacchi sapesse benissimo di questa situazione, ma in realtà non era affatto così. Gli stessi pm hanno annunciato, nelle ultime ore, che la vittima era stato fatto passare per accusato.
Nel frattempo arrivano novità importanti e che arrivano direttamente dalla Procura di Roma dove hanno esposto le loro richieste di condanna. Si parla di 4 anni e mezzo per l’ex fidanzata del ragazzo, Anastasiya Kylemnyk. Quest’ultima è stata accusata del tentativo di acquisto di droga.
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Non è finita qui visto che il pm ha chiesto l’ergastolo per Valerio Del Grosso, considerato l’autore delitto. 30 anni, invece, per Paolo Pirino e per Marcello De Propris. Proprio quest’ultimo consegnò l’arma che è stata utilizzata per sparare il colpo di pistola che ha ucciso Sacchi. Assoluzione per il padre, Armando, che era stato accusato della detenzione della pistola.