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Roma, Giannini: “Caccerei subito chi ha fatto uscire lo sfogo di Mou”

Published by
Daniele Magliocchetti

L’ex storica bandiera giallorossa non ha peli sulla lingua e attacca senza remore la talpa che ha fatto uscire la notizia delle parole dette dal portoghese

Non gli è andata giù a Giuseppe Giannini la storia di Mourinho e le sue parole uscite ai quattro venti. Tra i calciatori c’è una legge non scritta, una di quelle leggi che sono sacre e chi la viola deve pagare a tutti gli effetti. Lo storico capitano giallorosso è intervenuto ai microfoni di Rete Sport. E ha parlato senza problemi e senza filtri di quello che è successo, una cosa che non ha gradito e non ha proprio digerito. L’ha visto come un vero e proprio tradimento.

Giuseppe Giannini ai tempi in cui era allenatore del Gallipoli Calcio (foto Getty Images)

La vicenda gira attorno allo sfogo di Mourinho uscito sui giornali senza veli e senza sottotitoli, parole dure quelle di Mourinho, ma per Giuseppe Giannini non dovevano uscire mai dallo spogliatoio: “Non è bello che sia uscito sui giornali. Mou non ha peli sulla lingua, vedere certe cose sui giornali è un’imboscata. Caccerei subito chi ha fatto uscire la notizia“. Un tradimento bello e buono che l’ex capitano non ha affatto gradito.

“E’ stata un’imboscata, sono cose che non si fanno”

L’ex capitano della Roma Giuseppe Giannini poco prima di una patita con il Napoli (foto Ansa)

Giannini riprende il discorso e non ha gran voglia di giustificare quanto successo: “Le parole di Mourinho sono quelle che si dicono in questi casi. Sono cose che accadono ma la verità è che non tutti a Roma possono giocare. Se resta Mourinho gli devi dare almeno cinque giocatori di livello”. “Non ha detto niente di clamoroso – ha spiegato Giannini -. Negli spogliatoi succede di tutto, e i giocatori devono essere vaccinati anche a questo. Devono essere forti. A Roma non tutti possono giocare, qui bisogna misurare la forza di un calciatore più dal carattere che dalla tecnica”.

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L’ex numero 10 ha anche aggiunto: “Il capitano e i giocatori più rappresentativi devono mediare la situazione così come lo staff del mister. Chi ha fatto uscire questa notizia non vuole il bene di Mourinho. L’allenatore oggi vale Totti, De Rossi, Pruzzo, Giannini e Bruno Conti messi insieme. Perché la gente si schiera compatta e stretta intorno a lui“.

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