L’Italia si prepara alla riapertura post Covid. Andiamo a vedere nel dettaglio quali saranno le tappe verso il ritorno alla normalità.
L’Italia si prepara alla riapertura dopo mesi di restrizioni contro il Covid. Il primo passo è avvenuto l’11 febbraio con l’addio delle mascherine all’aperto anche in zona rossa. Ma il premier Draghi è al lavoro per definire un calendario che porterà il nostro Paese al ritorno alla normalità.
La prossima tappa è fissata al 27 febbraio quando è previsto il ritorno al 75% della capienza degli stadi e al 60% degli impianti sportivi al chiuso. Ma il vero e proprio giro di boa del ritorno alla normalità sarà il 31 marzo, data di scadenza dello stato di emergenza e di conseguenza di tutte le altre restrizioni.
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I ragionamenti a Palazzo Chigi sono in corso e nelle prossime settimane vedremo se ci sarà il definitivo cambio di passo oppure si continuerà con la cautela adottata in questo periodo.
Come detto, la fine dello stato di emergenza porterà quasi certamente all’allentamento di alcune misure. Possibile la fine dell’obbligo delle mascherine al chiuso e delle modifiche al Super Green Pass. Da aprile la certificazione verde ottenuta con il vaccino dovrebbe restare solamente per i luoghi di lavoro, ma la discussione su questo passaggio è ancora in corso e nessuna decisione è stata presa.
31 marzo che dovrebbe coincidere anche il ritorno al 100% negli stadi oltre che la fine dello smart working di emergenza. Negli uffici, quindi, si tornerà a lavorare in presenza e il lavoro da remoto si potrà adottare solamente con un accordo individuale tra il dipendente e l’azienda.
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Resta confermato, invece, l’obbligo dei vaccini per gli over 50. La data di scadenza di questa misura è il 15 giugno e solo a ridosso della fine della misura il Governo deciderà se prorogare il provvedimento oppure eliminare anche questa norma.