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ESCLUSIVA – Regina Coeli, ancora una morte in carcere: si indaga sulle cause

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Paolo Colantoni

Ancora un decesso nelle strutture carcerarie italiane. Nella capitale a morire è stato un uomo di 30 anni. La magistratura indaga

“Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri”, diceva Voltair. Chissà cosa penserebbe oggi constatando lo stato delle celle italiane e ciò che accade nei vari penitenziari. L’ultima notizia ci riporta ad una tragedia. L’ennesima, che si è consumata con la morte di un detenuto.

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Ancora una morte in carcere – Ansa Foto –

Un ulteriore testimonianza del grado di abbandono del mondo carcerario da parte di istituzioni e politica. L’ultima tragedia si è consumata nella capitale, nel carcere di Regina Coeli, dove, secondo quanto raccolto in esclusiva dalla nostra redazione, un detenuto è morto a causa dell’uso improprio di una bomboletta di gas. L’uomo, un egiziano di 30 anni, si trovava nella terza sezione del carcere romano ed occupava una cella insieme ad un altro detenuto.

Ancora incerta la dinamica, sulla quale la magistratura sta cercando di fare luce. Gli inquirenti non escludono nessuna pista: dall’incidente al suicidio. I due detenuti si trovavano in isolamento nella cella, per contatto con positivi al Covid. L’altro ragazzo, che è stato ascoltato dalla polizia penitenziaria, si trova in buone condizioni. Ha riferito che il trentenne egiziano stava inalando gas dalla bomboletta.

Le morti in carcere in Italia

Nel 2020 furono ben 154 le morti nelle carceri italiane. Nel 2021 (ma il dato non è stato ancora ufficializzato) sono stati 134. Numeri che fanno impallidire. Decessi per malattie (grande diffusione naturalmente al Covid), infermeria e neri reparti detentivi ospedalieri. Ma il numero più alto di morti si è registrato all’interno delle mura carcerarie, tra suicidi, morti per overdose da stupefacenti e psicofarmaci, infortuni accidentali, mancata liberazione di persone malate con pochi giorni da vivere L’ultimo decesso avvenuto a Regna Coeli riporta poi alla luce una situazione drammatica che negli ultimi anni si è sviluppata con forza: l’ inalazione del gas delle bombolette da campeggio usate per cucinare. 

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Paolo Colantoni