Crisi Ucraina-Russia, la tensione sale ogni giorno che passa. Le ultime novità su questa vicenda: colloquio tra il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Joe Biden. Nel frattempo anche l’Europa decide di svuotare le ambasciate
Sale la tensione tra Ucraina e Russia con una possibile invasione da parte di questi ultimi. Si sta cercando, in tutti i modi, di non far avvenire ciò. Nella serata di ieri si è verificata una telefonata di un’ora che c’è stata tra Vladimir Putin e Joe Biden. Anche se, secondo quanto riportano alcuni media importanti, pare che non ci siano stati dei grossi cambiamenti rispetto l’ultima volta.
Una situazione che preoccupa anche gli altri Paesi, tra questi anche l’Italia. Quest’ultima, insieme ad altre, hanno comunicato che stanno per lasciare le ambasciate a Kiev ed in altri posti del Paese per un possibile attacco da parte dei russi che potrebbe avvenire nei prossimi giorni. C’è, addirittura, chi ipotizza che possa avvenire subito dopo la fine dei Giochi Olimpici a Pechino.
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Ieri l’appello da parte della Farnesina che ha invitato gli italiani residenti in Ucraina a lasciare, almeno temporaneamente, la nazione. Sempre nella serata di ieri sono arrivate le parole di Volodymyr Zelensky che spera sempre in una soluzione. Se così non dovesse essere allora il Paese sarebbe “pronto a tutto“. Queste, in sintesi, sono state le sue parole: “Dobbiamo fare affidamento sulle nostre forze. Capiamo che cose del genere possono avvenire senza preavviso”.
E’ di pochi minuti fa la notizia che anche il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è intervenuto direttamente in conferenza stampa dalle Hawaii. Nel caso in cui si dovesse verificare una invasione della Russia in Ucraina la risposta degli altri paesi sarà: “rapida, unita e dura“.
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Lo stesso Blinken ci ha tenuto a precisare che gli americani non si sorprenderebbero se la Russia dovesse creare una specie di provocazione e la utilizzasse come “per giustificare un’azione militare preparata da tempo“.