Il Papa all’Angelus: “C’è un pensiero che Gesù dichiara fallimentare”

Il Papa durante l’Angelus ha commentato il passo delle Beatitudini, o meglio il “paradosso”, lanciando un severo j’accuse al moderno “pensiero mondano”. “Felice non è chi è ricco”, ha spiegato Francesco. 

papa francesco angelus
(Ansa)

Il Vangelo di oggi mentre al centro le Beautitudini. Il Papa ha posto l’attenzione sul fatto che Gesù, nonostante la folla, parla ai discepoli. “Le Beatitudini definiscono l’identità del discepolo di Gesù”, ha spiegato Francesco.

La prima, “la base di tutte le altre”, parla dei poveri. “Beati perché poveri”. “In che senso?”, ha chiesto Francesco. “Nel senso che il discepolo di Gesù non trova la sua gioia nel denaro, nel potere o nelle altre gioie materiali. Ma nella vita che riceve ogni giorno dai fratelli e dalle sorelle”.

Il monito di Francesco contro il “pensiero mondano”

I beni che possiede “è contento di condividerli perché vive nella logica di Dio, che è la gratuità”. “Il discepolo ha imparato a vivere nella gratuità”, ha continuato il Papa. Povertà che “è anche un atteggiamento verso il senso della vita”, quello di sapere di dovere “imparare ogni giorno”, e “questa è una povertà”, ha commentato il Papa.

Il discepolo di Gesù, ha commentato il Papa, è quindi “una persona umile, aperta, aliena da pregiudizi e rigidità”. “C’è un bell’esempio nel Vangelo di domenica scorsa”, ha detto il Papa, riferendosi a quando Simon Pietro accoglie l’invito di Gesù e lascia la barca per seguire il Signore.

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Si rende cioè docile per seguire Gesù. Ma “chi è attaccato alle proprie idee e sicurezze, difficilmente segue Gesù”, ha commentato il Papa. Lo segue, “ma solo nelle cose in cui è d’accordo con me”, mentre “nelle altre non va”. 

Così si cade nella tristezza, perché “i conti non tornano, la realtà sfugge ai suoi schemi mentali e si trova insoddisfatto”. Diverso è l’atteggiamento del cristiano, che “sa mettersi in discussione, sa cercare Dio umilmente ogni giorno, e questo gli permette di addentrarsi nella realtà cogliendone la ricchezza e la complessità”.

In altre parole, “accetta il paradosso delle Beatitudini, che dichiarano beato chi è felice, chi è povero, chi manca di tante cose e lo riconosce“. “Umanamente siamo portati a pensare in altro modo”, ha continuato Bergoglio. Ovvero a ritenere “felice è chi è ricco, sazio di beni e riceve applausi. Chi è invidiato da molti e ha molte ricchezze”.

papa francesco angelus
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“Questo è il pensiero mondano, non è il pensiero delle Beatitudini”, ha concluso Francesco. “Gesù al contrario dichiara fallimentare il pensiero mondano, che gonfia di egoismo e lascia il vuoto nel cuore. Davanti al paradosso delle Beatitudini il discepolo si lascia mettere in crisi, consapevole che non è Dio a dover entrare nelle nostre logiche, ma noi nelle sue”.

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