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Cronaca

Roma, Sistema i carrelli e dà una mano, ora Leonard chiede l’assunzione

Published by
Daniele Magliocchetti

Il ragazzo, di origini nigeriane, da due anni aiuta i clienti della Coop per guadagnarsi da vivere. I sindacati: “È caporalato, sia assunto”

Quante volte abbiamo visto ragazzi, per lo più extracomunitari, che sono fuori ai supermercati dare una mano a mettere a posto i carrelli o alle casse ad aiutare i clienti a fare le buste e accompagnarli alle macchine? Tante volte. E tra di loro c’è Leonard che da due anni “lavora” presso il parcheggio della Coop di via Laurentina. Leonard è un ragazzo straniero, di origini nigeriane, è arrivato in Italia nel 2016 a Trapani dopo avere attraversato il Mediterraneo, via Libia. Insomma, non un cammino facile.

E’ un’immagine di uno dei tanti supermercati Coop situati in Italia (foto Ansa)

Il buon Leonard, dopo aver trascorso parecchi mesi nei centri di accoglienza di Milano e Bergamo, si è ritrovato nella periferia sud di Roma. Lì ha cercato e trovato un modo per guadagnarsi quel poco che gli basta per vivere, come fanno tanti come lui. Ogni mattina si apposta fuori dal supermercato, riporta al piano terra i carrelli che i clienti lasciano al piano superiore dopo aver caricato la spesa nel portabagagli. Leonard ne ricava quasi sempre la moneta utilizzata per sbloccare il carrello.

Leonard mette a posto i carrelli e guadagna circa 15 euro al giorno

L’uscita di un supermercato Coop (foto Ansa)

Un lavoro che Leonard compie ogni giorno, seguendo le disposizioni dei capi del supermercato, come quello di dover mettere a posto i carrelli in un certo modo e soprattutto in un determinato ordine. E grazie a questo riesce ad arrivare a circa 15 euro al giorno. Tutto questo, il ragazzo lo fa con il tacito assenso dei responsabili del punto vendita. Adesso però, dopo due anni di continuità del lavoro, i Cobas chiedono che il ragazzo venga assunto regolarmente: “Si tratta di una forma di caporalato e il ragazzo deve essere regolarizzato per le mansioni che svolge“, denuncia Francesco Iacovone, membro dell’esecutivo nazionale dei sindacati di base, che stanno preparando una denuncia all’ispettorato del lavoro.

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Nel frattempo nel parcheggio di via Laurentina è arrivata la polizia, chiamata dallo stesso Iacovone. Ma l’Unicoop Tirreno nega di aver mai accettato, pur tacitamente, la mansione che Leonard svolge: “Nessuno gli ha mai detto a questo ragazzo di svolgere quel tipo di mansione”. Ma il sindacato non fa passi indietro. Anzi. Oltre ad aiutare il ragazzo nelle pratiche per ottenere un documento d’identità, i Cobas hanno scritto al Sindaco della Capitale Roberto Gualtieri perché intervenga. La sensazione è che ci si trovi davanti ad un caso che potrebbe fare scuola, visto che di situazioni del genere ce ne sono tantissime.

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Daniele Magliocchetti