Proseguono le attività di volontariato da parte dell’organizzazione no-profit a sostegno delle popolazioni svantaggiate della terra. In Togo e Liberia le ultime due opere in via di realizzazione per il bene della comunità locale
Non sono i primi e non saranno di certo gli ultimi servizi di Manalive per per popolazioni svantaggiate del pianeta. Come già dimostrato ampiamente nei lavori effettuati in Armenia, Albania, Togo e Libano, l’organizzazione no-profit è ormai un punto di riferimento per quanto riguarda attività di volontariato in posti che hanno bisogno di aiuto e la conferma arriva appunto da due nuovi progetti in fase di realizzazione in Africa, precisamente in Togo e in Liberia.
Sono stati entrambi avviati nel mese di febbraio e lo scorso mercoledì sono partiti da Roma i primi volontari. In Togo si tratta nello specifico della costruzione di un nuovo pozzo (è il secondo che sarà messo a disposizione nel paese africano) nel villaggio di Todamouzoukope, vicino la città di Notsè. Per quanto riguarda la Liberia, invece, a Kondar Pombor, nel distretto di Foya, sarà costruita una chiesa.
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L’obiettivo dell’organizzazione no-profit è quello di sostenere la libertà del popolo africano, permettendogli di non lasciarsi soggiogare dal neo-colonialismo turco e cinese che sta andando avanti da anni nel colpevole silenzio globale. Il presidente Gianmarco Oddo ha sottolineato che questi progetti non siano solamente “a breve termine” e che proprio questi ultimi due in fase di realizzazione in Africa rappresentino “le linee guida dell’attività umanitaria di Manalive“, facendo riferimento a esigenze sia di stampo materiale che spirituale, entrambe fondamentali per la “realizzazione piena di ogni uomo e di ogni popolo“.