Chieti, domenica di sangue: 72enne ucciso con dieci colpi d’arma da fuoco. L’assurda confessione da parte del killer
Assurdo episodio quello che è accaduto a Chieti. Un uomo di 72 anni è stato ucciso con dieci colpi d’arma da fuoco alla schiena. Si chiamava Francesco De Florio De Grandis ed era un ex imbianchino. Ad ucciderlo il suo condomino, Amleto Petrosemolo. Quest’ultimo si trova attualmente nel supercarcere di Lanciano dove ha confessato il suo omicidio.
Non solo: agli inquirenti ha anche rivelato il motivo per cui ha compiuto questo folle gesto. Quale? Ogni volta che lo incontrava per strada o per le scale del palazzo lo stuzzicava e quando erano presenti altre persone parlava male di lui.
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I vicini di casa sono sotto shock per quello che è accaduto a De Grandis ed hanno descritto l’omicida come una persona che soffre di “manie di persecuzione”. Anche se, tutto ciò, non è stato confermato da nessun certificato medico.
Solamente la procura potrà accertarlo o meno. Nel frattempo, però, il killer era in regolare possesso del porto d’armi. Il pm Serena Rossi ha disposto l’autopsia che si terrà nelle prossime ore, mentre il medico Christian D’Ovidio nella giornata di ieri ha effettuato la prima ispezione.
A quanto pare l’indagato viveva da solo dopo che si era separato con la moglie tempo fa. Aveva un negozio di elettrodomestici dove riparava materiali fino a quando non ha deciso di aprire una armeria visto che è un grande appassionato.
Secondo quanto raccolto da alcune testimonianza pare andasse, ogni tanto, al poligono. La vittima, invece, era molto conosciuto nel posto ed aveva il soprannome di “Ciccillo“. Come riportato in precedenza la famiglia dell’uomo ucciso è sconvolta per quello che è accaduto.
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Suo figlio Carmine ha rivelato che l’uomo stava per andare a prendere l’autobus per recarsi in chiesa, quando è stato raggiunto da dieci colpi di pistola. Come si sono accorti di ciò? Quando una persona ha citofonato alla loro abitazione per avvisare che per strada, per terra, c’era il corpo senza vita del 72enne.