Il conduttore e attore, tifosissimo rossonero, ha commentato il momento della squadra di Pioli: “Speravo nello scudetto già l’anno scorso, perché non farlo ora che abbiamo una rosa migliore?”. Elogi a società e tecnico: “Nel giro di pochi anni c’è stata una crescita evidente. E si vede che ora non c’è un allenatore come Inzaghi, Brocchi o Giampaolo…”.
Una sola domanda: perché non crederci? “Io lo faccio da inizio anno, ci speravo la scorsa stagione, figuriamoci ora che il Milan ha una rosa ancora più forte”. Enrico Silvestrin, tifosissimo rossonero, commenta in esclusiva a notizie.com il momento della squadra di Pioli, prima in classifica dopo la vittoria contro la Sampdoria (con una partita in più dell’Inter): “Ci sono state tante difficoltà, mica è facile disputare un intero campionato con tutti questi infortunati. Non ho mai visto un handicap del genere, nonostante ciò siamo virtualmente primi e abbiamo vinto lo scontro diretto. Cosa succederebbe all’Inter se giocasse senza Dzeko e Lautaro, o se le altre non avessero la propria coppia di centrali titolari? Significa che si è lavorato bene nella costruzione dell’organico”.
Il conduttore elogia l’operato della società: “A gennaio non è arrivato un difensore in più, sono d’accordo con la scelta. Quando non hai molti soldi meglio non spendere tanto per farlo. Stanno rinnovando il contratto ai calciatori più importanti, l’unico che saluterà a zero è Kessié, vorrà dire che quando tornerà da avversario riceverà l’accoglienza che merita”. È già successo a Donnarumma, d’altronde: “Ora fa la panchina a Navas al Psg, giusto così. Dal Milan ha solo preso, poteva portare qualche soldo nelle casse, invece niente. Se fai così non ti fai voler bene. Meno male che c’è Maignan, che tra l’altro è pure più forte!”.
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I progressi del Milan sono stati evidenti negli ultimi due anni: “In poco tempo siamo passati da essere una m***a senza identità a una squadra con calciatori riconoscibili e felici di far parte del progetto. È stato fatto un buon lavoro di scouting. Abbiamo il vantaggio di non fare le coppe, vediamo cosa succederà all’Inter dopo il confronto con il Liverpool”.
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Pioli ha enormi meriti sul cammino convincente: “Un allenatore enorme, il miglior che potessimo avere. Adesso non lo cambierei con nessun altro, nemmeno con Conte che rimane comunque di un livello più alto. Ma è uno che ti tira fuori tutto e poi ti brucia, dopo 2 anni se ne va via… Mi piace questa versione di Pioli manager, un po’ alla Wenger oppure alla Gasperini, per rimanere in Italia. Stiamo vedendo la differenza tra avere in panchina un tecnico vero e allenatori tipo Filippo Inzaghi, Brocchi o Giampaolo…”.
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Per lo scudetto, salvo sorprese, sarà una corsa a due: “L’Inter è sicuramente più attrezzata”, conclude Silvestrin. “Loro sono più concreti, Dzeko e Lautaro ti svoltano le partite, poi hanno tanta qualità. Scambierei subito Ibrahimovic e Giroud per Dzeko, credo che il bosniaco sia più decisivo. Il Milan contro la Sampdoria ha fatto 500 tiri in porta e ha vinto solo 1-0. Sulla trequarti, tolto Leao, i giocatori rossoneri non è che vedano troppo la porta. Forse l’unico è Messias…”.