Caso Saman Abbas, scatta un altro arresto: le accuse sono gravi

Caso Saman Abbas, negli ultimi minuti la notizia di un nuovo arresto per il caso che riguarda la 18enne scomparsa a Novellara. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi

Omicidio Saman Abbas, altra svolta nelle indagini
Saman Abbas (Ansa Foto)

Ancora novità sul caso che riguarda Saman Abbas, la 18enne scomparsa da Novellara dove non si hanno più sue notizie da un bel po’ di mesi (30 aprile 2021). Dopo che nelle ultime settimane sono stati arrestati, in Francia, un cugino e lo zio della ragazza negli ultimi minuti è arrivata un’altra notizia. In Spagna, precisamente a Barcellona, è finito in manette un altro suo parente. Si tratta sempre di un cugino che si trovava in un appartamento nel centro della città. E’ un latitante ed indagato per l’omicidio della 18enne di origine pachistana.

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La polizia era sulle sue tracce da tantissimo tempo. Ad avviare questa indagine nei suoi confronti ci hanno pensato i carabinieri e la Procura di Reggio Emilia. Il cugino della ragazza,  Nomanhulaq Nonamhulaq, 35enne è stato arrestato dalla polizia spagnola dopo che gli stessi colleghi italiani avevano inviato delle notizie importanti su dove potesse trovarsi.

Caso Saman, arrestato il cugino latitante a Barcellona

Caso Saman, arrestato il cugino latitante a Barcellona
Caso Saman, dopo il parente e lo zio arrestato anche il cugino (Ansa Foto)

Di lui non si avevano più sue notizie pochi giorni dopo la scomparsa della 18enne, precisamente dal 10 maggio quando ha lasciato l’Emilia Romagna insieme allo zio ed all’altro cugino Hasnain e Ijaz. Insieme a loro anche il fratello piccolo della ragazza, anche se per lui la fuga è stata breve visto che è stato immediatamente bloccato dalle forze dell’ordine  al confine tra Italia e Francia e affidato a una comunità.

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Il corpo della ragazza, però, da quasi un anno non è mai stato trovato. Tantissime le ricerche che sono state effettuate nei pressi del casolare dove viveva la ragazza, ma di lei nessuna traccia. Nel video del 29 aprile c’era anche il cugino fresco arrestato dove, insieme allo zio e l’altro parente, uscivano dal casolare con attrezzi di lavoro, pale e piede di porco. Gli inquirenti hanno subito pensato che stessero andando a scavare la tomba della giovane.

 

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