Gli Stati Uniti confermano di essere preparati per agire velocemente nel caso in cui Putin dovesse avviare manovre offensive: lo spettro della guerra si fa sempre più consistente, la tensione è altissima
Al momento sembra quasi una sorta di partita a RisiKo!, con tutte le parti in causa che stanno posizionando le proprie armate per prepararsi ad agire al momento più opportuno. Purtroppo per tutti però non si tratta di un gioco, ma della cruda realtà e di uno stato di tensione in Ucraina che si fa sempre più complicato da gestire, con tante parti in causa interessate e direttamente coinvolte.
Lo ha confermato ancora una volta il presidente americano Joe Biden, che ha manifestato la sua intenzione di intervenire prontamente – “in modo rapido e deciso” – qualora la Russia dovesse aggredire il Paese confinante.
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Questo è ciò che ha assicurato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con il quale al momento si vuole ancora perseguire la strada della diplomazia per rispondere al sempre più elevato rafforzamento militare russo al confine, che secondo le nuove stime avrebbe toccato quota 130mila unità. Prima di Biden aveva parlato anche il consigliere per la sicurezza nazionale dell’amministrazione, Jake Sullivan, che aveva sottolineato come la Russia fosse sul punto di attaccare da un momento all’altro: “Siamo pronti a proseguire nei lavori diplomatici, ma al tempo stesso anche a rispondere in modo unito e deciso con i nostri alleati e partner se la Russia dovesse procedere“. Tra gli alleati pure la Lituania, con il ministero della Difesa che ha annunciato la consegna di materiale bellico all’Ucraina, tra cui un sistema missilistico di difesa contraerea Stinger, di fabbricazione Usa.