Il romanziere è stato dimesso dall’Istituto di Candiolo Irccs, che in una nota ha dichiarato: “È in ottime condizioni generali”. Le cellule sono state donate dalla sorella Enrica: ora la lunga convalescenza.
Il tremendo annuncio era arrivato il 22 gennaio tramite la sua bacheca Facebook: leucemia mielomonocitica cronica. Come era scontato che fosse, anche in una situazione drammatica, era riuscito a trovare le parole migliori.
Aveva comunicato così la sua malattia: “Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica. Ci sono rimasto male, ma nemmeno poi tanto, dai”. Da lì l’annuncio, attraverso la confidenza social, che aveva scosso i suoi lettori e follower: nel giro di pochi giorni si sarebbe sottoposto a un trapianto di cellule staminali.
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L’ultimo aggiornamento racconta di un intervento tecnicamente riuscito: Alessandro Baricco, 64 anni, ha lasciato l’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo (Torino), un centro specializzato nel trattamento delle patologie oncologiche, ed è tornato a casa a tre settimane dall’operazione. I medici hanno definito ottimale il decorso post operatorio, ora lo scrittore avrà bisogno di una lunga convalescenza.
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L’Istituto di Candiolo Irccs ha comunicato in una nota che Baricco è stato dimesso in ottime condizioni generali dopo 28 giorni di degenza. L’iter di valutazione e monitoraggio del romanziere – autore di “Novecento“, “Seta” e “Oceano mare” – naturalmente continuerà presso lo stesso centro specializzato. Baricco si era sottoposto al trapianto grazie alla donazione delle cellule staminali da parte della sorella Enrica. “Era una donna che ai miei occhi era già piuttosto speciale prima di questa avventura, figuriamoci adesso”, aveva scritto sempre nel post in cui rivelava al mondo il proprio stato di salute.