Covid, la vicenda della mascherina all’aperto non va proprio giù al cantante Enrico Ruggeri: quest’ultimo ha voluto esternare il suo pensiero con un tweet, ma dopo il suo messaggio si sono scatenate tantissime polemiche
Non si tratta della prima volta che, con un tweet di Enrico Ruggeri, si scatenano tantissime polemiche. E’ successo anche questa volta dove non sono mancati i commenti da parte dei suoi follower e di chi non lo segue che non è assolutamente d’accordo con il suo pensiero.
Cosa è successo? Facciamo un passo indietro, anche se di pochi giorni. Da venerdì 11 febbraio, nella maggior parte di Italia la gente può liberamente camminare per strada senza utilizzare la mascherina.
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Anche se solamente in due occasioni si deve usare obbligatoriamente: nel caso in cui si dovesse creare assembramento oppure quando c’è una folla di persone. Tranne in Campania dove i residenti dovranno ancora usare la protezione all’aperto, altrimenti incorreranno in una grave multa.
Anche se non è questo il punto visto che la situazione della mascherina all’aperto è un argomento a cui tiene molto il cantante che ha voluto esprimere un suo pensiero in merito. Come? Con un messaggio che ha pubblicato sul suo profilo ufficiale Twitter.
Ruggeri non ci sta: “Mascherina aperto? E’ schiavitù mentale“
In giro per Milano: un bel 30% di gente ancora con la mascherina, compresi dei giovani.
La schiavitù mentale è più forte di quella legislativa.— Enrico Ruggeri (@enricoruggeri) February 13, 2022
Come riportato in precedenza non c’è più l’obbligo della mascherina all’aperto (salvo in alcune eccezioni), ma alcune persone preferiscono ancora stare con la protezione. Probabilmente per paura o per preoccupazione. Il cantautore di Milano ha svelato che in città almeno il 30% della gente (compresi giovani) preferisce camminare ancora con la mascherina.
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Non solo visto che ha voluto aggiungere una frase che ha scatenato una marea di polemiche: “La schiavitù mentale è più forte di quella legislativa“. Una frase che ha fatto infuriare coloro che si sono sentiti toccati da questa vicenda.
