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Politica

Ucraina, Putin: “Russia non accetterà mai Nato al confine”. Giallo su ritiro truppe

Published by
Chiara Feleppa

Il ritiro di alcune forze militari russe dal confine resta un giallo. Intanto, Putin ha incontrato Scholz 

“Non accetteremo mai la Nato ai nostri confini, è minaccia che avvertiamo”. A dirlo è stato Vladimir Putin, subito dopo il colloquio con Scholz di quest’oggi, intervenendo in conferenza stampa.

“La Russia non vuole la guerra e sarebbe pronta a proseguire il transito di gas attraverso l’Ucraina dopo il 2024, se ci sarà una domanda di tali forniture da parte di acquirenti europei e sarà per noi redditizio e se il sistema di trasporto del gas ucraino funzionerà“, ha detto il presidente russo. Putin ha inoltre riferito di aver visto nell’atteggiamento del cancelliere tedesco una chiara volontà di collaborazione in modo pacifico e pragmatico. Putin ha inoltre assicurato che Mosca non vuole una guerra e, proprio per questo, avrebbe avanzato alcune proposte per un processo di negoziati sulle garanzie di sicurezza. “Da 30 anni ci dicono che la Nato non si allargherà verso la Russia, invece è accaduto. E ci dicono che l’Ucraina non è ancora pronta per entrare nella Nato. Ma se questo avverrà domani o dopodomani, per noi non cambia nulla. Vogliamo risolvere questa questione adesso”, ha proseguito il presidente russo.

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“Non sono assolutamente esaurite le vie della diplomazia”, ha affermato dal canto suo Olaf Scholz ringraziando Putin “per il colloquio approfondito ed esteso”. Poi ha spiegato: “Abbiamo discusso della situazione in Ucraina e delle garanzie di sicurezza chieste dalla Russia. Ho ribadito che percepiamo il movimento delle truppe russe ai confini come una minaccia”. Bisogna, però, migliorare reciprocamente la sicurezza comune di Nato e Russia. Il cancelliere ha poi ribadito che un’aggressione militare dell’Ucraina avrebbe conseguenze strategiche e politiche e ha preso posizione su alcuni punto: “Sono stato chiaro che su alcune posizioni non ci sono possibilità di negoziare”, ha risposto Scholz circa una moratoria sull’eventuale ingresso dell’Ucraina nella Nato.

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Resta intanto il mistero sul probabile ritiro delle truppe. Questa mattina, Mosca ha annunciato l’inizio del ritiro delle truppe dal confine con l’Ucraina dopo la conclusione delle esercitazioni militari. A dirlo è stato il portavoce del ministero della Difesa russo che ha spiegato che le unità si stanno spostando nelle loro postazioni militari permanenti. Il ritiro delle truppe era stato percepito come un primo passo di distensione. Ma a frenare gli entusiasmi sono arrivate le dichiarazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, secondo il quale non ci sono al momento evidenze riguardo a un ritiro anche parziale: “Non ci sono segnali sul terreno che la Russia stia riducendo le truppe ai confini dell’Ucraina. Ci sono segnali da Mosca che la diplomazia deve continuare e questo è materia per un cauto ottimismo“. Insomma, sul ritiro delle truppe non sembrano esserci evidenze fino a questo momento.

 

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