Un supermarket illegale all’interno del carcere: a Taranto entrava di tutto, blitz della Polizia e arresti.
Un vero e proprio supermarket illegale che la polizia ha scoperto all’interno del carcere. Entrava di tutto, in un traffico organizzato scoperto dopo una indagine condotta dalla Procura.
All’interno era introdotta droga, ma anche telefoni e schede sim per comunicare con l’esterno. Una organizzazione che riusciva a far penetrare la sostanza stupefacente e gli oggetti eludendo i controlli, in un istituto che solo due giorni fa era stato visitato dalla sottosegretaria alla Giustizia Anna Macina.
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I sindacati della Polizia Penitenziaria avevano denunciato il sovraffollamento della popolazione carceraria e la carenza di organico, strappando la promessa di essere ascoltati. Poi l’indagine dalla Procura, condotta dalla Squadra Mobile, con le ordinanze di custodia cautelare.
Detenzione e porto d’armi da sparo, introduzione e spaccio di sostanze stupefacenti, introduzione illecita di telefonini e sim e ancora corruzione e ricettazione all’interno del carcere. Sono queste le accuse nell’indagine coordinata dalla Procura di Taranto e condotta dagli agenti della squadra mobile.
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Eseguita una ordinanza di custodia cautelare a carico di 9 soggetti, ritenuti presunti responsabili a vario titolo dei reati. Sei di loro sono finiti in carcere e 3 agli arresti domiciliari. Altre 15 sarebbero indagate in stato di libertà in attesa di approfondimenti e di dettagli che saranno preso svelati dalla Polizia.