Il Governo è impegnato nella ricerca dei fondi per calmierare i costi di benzina ed energia: ecco da dove arriveranno e le previsioni che destano preoccupazione.
Il tempo degli appelli è finito e le stangate sono già arrivate. Famiglie e imprese sono in ginocchio dopo la prima ondata di maxi aumenti in bolletta che viaggia in parallelo con il boom delle colonnine dei carburanti.
Segnali che arrivano dritti al Governo dopo esser già passati dalle tasche dei cittadini, ora in affanno così come piccole e grandi aziende, decise in coro a sollevare un problema già arcinoto da tempo. Serve una risposta immediata, e il Governo è impegnato nel tentativo di implementare una serie di misure già prese ma non sufficienti a frenare le spese.
Leggi anche: Caro energia, il confronto col 2021 produce dati allarmanti: famiglie in crisi
Agli appelli continui si è aggiunto un pesante grido di allarme. Lo ha lanciato il presidente dell’Arera Stefano Besseghini in una audizione in Parlamento, svelando che l’energia nello stesso periodo dello scorso anno è aumentata del 131% e il gas del 98%. Il dato che desta preoccupazione è anche nelle possibilità di calmierare i prezzi che non torneranno quelli del periodo precedente alla pandemia, con stime relative alle possibilità di default per le imprese non finanziarie salite dal 5,71 al 6,12%. Il Governo cerca quindi una strada, e costa 7 miliardi da reperire nell’immediato.
Energia e bollette: Draghi lavora per reperire 7 miliardi
Repubblica stima che l’intervento costerà alle casse dello stato circa 7 miliardi. Andranno a limitare le spese in bollette sia per le famiglie che per le imprese, provando a dare respiro in una fase in cui le stime diventano allarmanti. Dovrebbero essere reperite dai proventi delle aste di emissioni di CO₂ (3 miliardi), mentre altri 2 e mezzo alla cartolarizzazione degli incentivi alle rinnovabili.
Leggi anche: Caro bollette, luce e gas alle stelle: il dramma delle imprese
La parte restante uscirà dalle pieghe di bilancio. Sempre secondo Repubblica la bozza sarà presentata oggi mentre nella giornata di venerdì arriverà in Consiglio dei ministri. Una presa di posizione immediata quindi per frenare subito la corsa di bollette e carburanti, ormai arrivati a livelli insostenibili. Gas e luce non sono mai stati così alti, la benzina ha toccato prezzi mai visti dal 2012. Un quadro di forte allarme in cui ci sono piccole attività che hanno già mollato e chi attende con ansia sperando di non dover gettare la spugna.