Draghi alle donne: “Servono alla scienza”. Pronto grande investimento

Il premier Mario Draghi è intervenuto nel corso della sua visita ai laboratori ‘Infn’ del Gran Sasso. Non è mancato l’appello alla donne nel settore della scienza. Pronto un grande investimento

Mario Draghi, appello alle donne
Mario Draghi (Ansa Foto)

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha fatto visita ai laboratori ‘Infn‘ del Gran Sasso. E’ stata una buona occasione per parlare anche della situazione riguardante la pandemia che sta vivendo il nostro Paese. In primis, però, ha rilasciato qualche dichiarazione importante per quanto riguarda il mondo della scienza. In particolare modo sul fatto che non ci sono, secondo il premier, abbastanza donne che lavorano in questo settore fondamentale.

Un vero e proprio problema che deve essere risolto quanto prima. Dopo aver effettuato il giro nei laboratori si è intrattenuto a parlare con i giornalisti dove ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito. Queste sono alcune delle sue parole che noi della redazione che ora vi riportiamo: “Per poter realizzare il pieno potenziale della ricerca bisogna solamente fare una cosa. Quale? Puntare sulle donne“.

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Come riportato in precedenza per lo stesso Draghi sono troppo poche quelle che lavorano in questo ambito. Motivo? “Per troppo tempo le posizioni di vertice nella ricerca scientifica sono state degli uomini. I dati parlano chiaro visto che sono davvero poche le ragazze che decidono di intraprendere studi scientifici. Solamente una su cinque sceglie di studiare le materie definite “Stem” (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

Draghi: “Pronti a promuovere cultura scientifica

Mario Draghi, appello alle donne
Mario Draghi (Ansa Foto)

C’è voglia di investire e lo si farà. In questo sono pronti addirittura 1 miliardo di euro per poter potenziare l’insegnamento. Una cifra sicuramente importante che il governo intende attuare. Non solo: l’obiettivo è anche quello di far salire la percentuale al 35% e “superare ogni stereotipi di genere”.

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Il premier ha aggiunto anche che bisogna necessariamente difendere le istituzioni da pulsioni anti-scientifiche: “Puntano alla delegittimazione dei singoli scienziati o le loro istituzioni“. L’obiettivo è molto chiaro: cercare di promuovere la cultura scientifica e porla al centro della società.

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