Acceso dibattito ieri sull’importanza della certificazione verde in studio durante la trasmissione Cartabianca. Il giornalista ne ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Chi è contrario è perché non capisce di cosa si parla”
Nella puntata di ieri sera di Cartabianca, il programma su Rai 3 con Bianca Berlinguer, è stato dato ampio spazio al dibattito sui temi legati al Covid-19, dopo che da qualche giorno è stato abolito l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto e con la curva dei contagi in continuo calo. Molto acceso il confronto in studio, con il giornalista Luca Telese che ha affermato che questo andamento decrescente dei contagi sia dipeso principalmente dall’introduzione del Green Pass. Parole che sono entrate in tendenza sui social network, ecco perché per approfondire l’argomento, la redazione di Notizie.com lo ha contattato in esclusiva: “La maggior parte di quelli contrari al Green Pass semplicemente non capiscono nulla di quello che sta accadendo e quindi dicono stupidaggini, come quelle che si sentivano ieri a Cartabianca“.
Poi Telese ha preso ad esempio l’argomentazione di Vittorio Sgarbi, anche lui presente nel dibattito televisivo: “Lui diceva che ‘se uno solo, poverino, va in un ristorante e non ha il green pass, ma tutti quanti sono vaccinati, perché non si dovrebbe farlo entrare?’. Ecco, il green pass non è una misura ad personam. L’epidemiologia ragiona in termini statistici, quindi può esserci uno senza green pass che non è contagioso, ma statisticamente se la maggior parte ha il green pass sarà più improbabile che ci sia uno contagioso. Si tratta di un ragionamento molto semplice e banale, l’epidemiologia lavora sui grandi numeri e deve abbattere la possibilità di contagi. Si dice ‘ma tanto non viene controllato…’. A parte il fatto che come si è dimostrato viene controllato quasi ovunque, ma anche se non lo fosse, statisticamente si riduce comunque la possibilità che uno non controllato e infetto possa venire a contatto con altre persone“.
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“La certificazione verde ha avuto doppia importanza”
Per questi motivi Luca Telese sostiene quanto sia stata fondamentale l’introduzione del Green Pass: “Un’importanza doppia, ma anche questo non l’hanno capito. Da un lato era uno strumento che abbatteva statisticamente la possibilità che qualcuno andasse in giro non vaccinato, dall’altro ha costretto a continui tamponi coloro che non erano vaccinati e quindi ha rivelato molto più positivi di quanti non ne sarebbero emersi. E soprattutto li ha presi subito visto che un tampone doveva essere fatto mediamente ogni 24-48 ore. Quindi il Green Pass è stato uno strepitoso strumento di controllo della pandemia, fra l’altro molto flessibile. Ora si può dire che il green pass viene limitato a questi luoghi, domani per altri, che oggi si può andare nei locali all’aperto, domani in quelli al chiuso e dopo domani, Dio non voglia, se avessimo un aggravamento si potrebbe tornare a usarlo in modo fortemente limitativo”.
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“Guerra al Green Pass è per ignoranti”
Sul fatto che le sue parole siano finite in tendenza, queste le parole di Telese: “Sono contento che gli imbecilli lo mandino in tendenza, così qualcuno domani si farà una domanda e magari riuscirà a capire come funziona questo strumento. Non credo nemmeno che sia una battaglia di principio, ma un alibi per ignoranti. ‘Sono incazzato con il mondo e allora mi invento che ce l’ho con il Green Pass. Non posso dire che ce l’ho con il vaccino, quindi mi invento che ce l’ho con il Green Pass’. Va benissimo, fa parte delle regole del gioco. Ma molti di loro pronosticavano la catastrofe, dicevano che lo strumento vaccinale non serviva a nulla. Adesso invece abbiamo il crollo dei contagi, il crollo delle ospedalizzazioni, il crollo dei morti. Se siamo arrivati a tutto questo lo dobbiamo sia al fatto che il Covid-19 che una recrudescenza stagionale, sia alle misure di contenimento che abbiamo introdotto“.