Nvidia sta investendo sugli sviluppatori: i giochi sono sempre più ambientati in Africa per aumentare il senso di appartenenza alla propria cultura. Si punta all’esportazione in tutto il mondo. Nel 2021 giro d’affari di oltre mezzo miliardo di dollari.
L’approfondimento sull’industria dei videogiochi in Africa è stato pubblicato da Nvidia. La rivoluzione in corso è capitanata dalle startup, gli sviluppatori locali sono in prima linea, stanno sempre più ideando e creando giochi indirizzati ai giovani del continente.
I contenuti sono specifici. Entro il 2026 si stima una crescita annua del 12%. Una percentuale che fa scopa con l’attuale situazione africana. Sessanta persone su cento hanno meno di 25 anni, una cifra che secondo le Nazioni Unite sarà incrementata entro il 2030. Le altre previsioni? Entro il 2025 più di 680 milioni di utenti di smartphone grazie alla diffusione di Internet a banda larga.
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“I videogiochi africani comunicano il senso dell’autenticità culturale”
Un altro dato fa capire la portata dello sviluppo in corso: l’Africa è la zona con la più rapida crescita in assoluto in termine di download di giochi per cellulari. Usiku Games (Kenya) e Leti Arts (Ghana), entrambi facenti parte di Nvidia Inception, stanno sviluppando videogiochi con titoli pensati per connettere i giovani con esperienze, sfide e storia del loro popolo. Eyram Tawia, co-fondatore di Leti, ha detto: “I giochi ambientati in Africa e realizzati dagli stessi africani sono il miglior modo per comunicare il senso dell’autenticità culturale”. Tra i giochi creati “Africa’s Legends”(2014) e “The Hottseat” (2019). In futuro potrebbero essere esportati in tutto il mondo. In Africa nel 2021 l’industriadei videogiochi ha visto un giro d’affari di oltre mezzo miliardo di dollari, ecco perché l’interesse degli investitori è da tenere sotto osservazione.