Cannabis, Povia: “Legalizzarla è una stupidaggine. Parola di ex tossico”

Il cantante Povia si esprime, a suo modo, sulla mancata legalizzazione della cannabis 

Sono stati bocciati i referendum sull’eutanasia e sulla legalizzazione della cannabis. Dopo due giorni di riflessione e confronti in cui la corte Costituzionale ha dovuto decidere dell’ammissione dei referendum proposti, sono arrivati i no proprio su quelli che erano tra i più attesi e che riscuotono maggiore consenso popolare.

Ad essere favorevole sulla decisione della consulta è stato il cantante Povia. “Questa ‘scemenza’ per cui se legalizzano l’erba allora la tolgono alle organizzazioni criminali è falsa, lo diceva anche Borsellino. Anzi, se lo Stato lo permettesse, farebbe in modo che chi la coltiva e la vende diventi lui stesso il primo spacciatore legalizzato“, ha detto il cantante intervenendo all’Adnkronos. Poi prosegue: “Direi a questi tonti che continuano spingere per questa stupidata della legalizzazione, come hanno fatto altri tonti in altri Stati, quello che dico da sempre: legalizzate ma non dite cazzate, specie in un momento in cui L’Unione Europea spinge per mettere un bollino nero persino al vino, cioè all’alcol. Parola di ex tossico”.

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“Non c’è distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti perché le droghe sono droghe tutte. Poi se poi vogliamo parlare dei benefici della pianta che con Thc e Cbd regolati, servirebbe per fare altre cose, tipo torte, infusi, far volare gli aerei, allora siamo alle comiche. Io portavo erba a 6 malati terminali, alleviava qualche dolore e distendeva loro i nervi ma a volte invece gli dava un senso di malessere: tutto dipendeva dal loro stato d’animo”, ha proseguito Povia.

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A sostenere la legalizzazione della cannabis sono invece molti personaggi noti, primo tra tutti Chiara Ferragni. L’influencer, subito dopo la decisione della consulta, ha condiviso una storia mostrando il suo dissenso. Anche il quesito sull’eutanasia non ha riscosso molto favore popolare.

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