L’ex procuratore aggiunto di Venezia, Carlo Nordio, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ dove ha parlato di argomenti molto interessanti e particolari
Carlo Nordio (uno dei nomi che il centrodestra avrebbe voluto come presidente della Repubblica) ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘. Ci ha tenuto a precisare che è completamente favorevole alla separazione delle funzioni e che non si preoccupa assolutamente che questo possa essere un passo in avanti per il controllo del pm. Preferisce una modalità come si attua nel Regno Unito dove è “indipendente“, a differenza di quello che si fa negli USA dove il prosecutor è elettivo.
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Per quanto riguarda la legge Severino sulla incandidabilità di chi ha avuto condanne? Non ha mai avuto dubbi a riguardo visto che l’ha sempre reputata una legge sbagliata. “Lo è stata con effetto retroattivo. Quando ho fatto questa critica mi hanno risposto che non si trattava di una sanzione penale ma amministrativa. Ignoranza assoluta“. Ci ha tenuto a precisare che anche le sanzioni possono essere irretroattive. Si è andati verso la direzione del “requisito di mantenimento di una carica”. Una soluzione che non ha mai soddisfatto lo stesso Nordio.
Nordio: “Ai pm potere senza avere responsabilità“
Sulla custodia cautelare, invece, ha voluto dire la sua: “Deve trattarsi di una eccezione perché si tratterebbe di presunzione di innocenza. Esistono casi, dei reati flagranti dove la prova è così evidente che viene giustificata“. Sul referendum per il CSM (Consiglio Superiore della Magistratura) ha rivelato che per poter eliminare la degenerazione delle correnti serve esclusivamente una sola cosa: il sorteggio.
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Anche se, allo stesso tempo, potrebbe creare non pochi problemi di costituzionalità. Anche se ritiene più opportuno i fatto che venga trasmesso un messaggio importante da parte dei cittadini: ovvero quello di inviare credibilità ed efficienza per questa giustizia e che: “Ha bisogno di una rivoluzione stile copernicana“.