Il bar Mi Vida, gestito dal giovane Yuri Colosio, è stato dato alle fiamme poco dopo la messa in onda del servizio tv
Prima la denuncia, poi la vendetta. E’ quanto accaduto a Yuri Colosio, 27 anni, che ha visto andare alle fiamme il suo locale, mercoledì sera, a Ghedi, in provincia di Brescia. Yuri, giovane ventisettenne, in una puntata della trasmissione “Le Iene” andata in onda proprio pochi minuti prima dell’esplosione, aveva raccontato di essere vittima di bullismo da parte di una baby gang locale.
“Se gli rispondi è finita. Sono un gruppo di ragazzini, che vengono qui a fare casino. Hanno tra i 18 e i 20 anni. Poi ci sono uno o due minorenni. Girano a volto coperto, con il passamontagna. A settembre, uno di loro, nel mio locale ha buttato una ragazza su un divanetto. Il mio buttafuori ha visto la scena e lo ha allontanato. Questo ragazzo ha estratto il telefono e gli ha dato un pugno. Gli hanno dato nove punti: aveva la faccia piena di sangue. Così sono intervenuto, lui è scappato ed è tornato dopo 5 minuti, con un coltello, minacciandomi“, ha detto Yuri alla giornalista raccontando l’inizio dell’incubo.
Leggi anche: Roma: a San Basilio sgomberi nelle case occupate da esponenti dei clan
Da quel momento, Yuri ha subito la rottura di vetrine, ma anche colluttazioni fisiche nate tra lui e vari ragazzi della baby gang. Tanti, infatti, sono gli episodi già segnalati ai carabinieri e le denunce sarebbero già 5 denunce: il pugno rifilato al buttafuori, le tre vetrate distrutte, la rissa in discoteca con l’amico Stefano, l’aggressione al padre di Yuri Colosio. Come si vede nel servizio delle Iene, la baby-gang sarebbe composta da ragazzi giovani e giovanissimi, tra cui un cantante di trap. Le denunce, però, sono risultate vane e nulla è stato mai fatto per eliminare il “teatro delle violenze” a Ghedi.
Leggi anche: Ylenja Lucaselli, non è bastato rimuovere il post: la gaffe è virale: FOTO
Il bar, poi rimasto chiuso per alcuni giorni, ha provato a riaprire. Pronta, la gag, per attaccare. Così, tra minacce e violenza, il lavoro è diventato un incubo che, poco dopo il servizio, è andato alle fiamme. “Appena finito il servizio delle Iene questo è il risultato e l’ennesimo sopruso che dobbiamo affrontare. A questo punto anche combattere per il diritto al lavoro diventa difficile”, ha scritto sui social Colosio mostrando le foto del suo locale danneggiato.