Il numero uno del Coni in visita a Casa Italia fa un primo bilancio e tenta di fare il pompiere su alcune polemiche venute fuori di recente
Pechino 2022 sarà ricordata come una delle Olimpiadi invernali più prolifiche e importanti della storia azzurra. Solo a Lillehammer nel 1994 la spedizione italiana riuscì a fare meglio con 20 podi conquistati. Ma nonostante la gioia e l’euforia dei tanti successi, l’ultimo quello della Brignone con il bronzo nella combinata, il presidente del Coni Giovanni Malagò è costretto a vestire i panni del pompiere più che quello del presidente euforico. I veleni tra la Fontana e la Federazione non sono passati inosservati, ma nemmeno le frecciate della mamma della Brignone, Maria Rosa Quario, ex campionessa di sci, che non è stata molto carina nei confronti della Goggia. E Giovanni Malagò parte da qui: “Siamo in piene Olimpiadi. Federica ha preso una medaglia strepitosa, complicata, Sofia sappiamo tutti quello che ha fatto, e non c’è bisogno di fomentare altre cose, il mio compito è anche quello di fare, diciamo così, un po’ da mediatore, ma credo che, se ci dovesse essere una cena con tutte insieme, sono convinto che alla fine ma anche durante ci saranno solo sorrisi“.
Il numero uno del Coni getta acqua sul fuoco: “C’è un’altra gara fra 48 ore dove ci giochiamo un’altra medaglia, mi auguro non ci siano altre puntate” ha aggiunto Malagò in visita a Casa Italia a Yanqing che riprende il discorso, tentando di chiudere la polemica tra la famiglia Brignone e la Goggia: “Ci sono ancora tre giorni di gare e in due abbiamo carte da giocare: probabile, possibile, complicata“.
“Fontana è stata scelta dal Cio come rappresentante dell’Europa”
A far discutere non sono solo la Brignone e la Goggia, ma pure la questione tra Arianna Fontana, entrata di diritto nello storia dello sport azzurro con i podi nello short track e le 11 medaglie, e la Federghiaccio: “Conosco molto bene la vicenda di Arianna. Da tempo ha avuto una gestione del suo avvicinamento, delle sue tappe che l’hanno portata a Pechino, autonoma. È normale? No. Ne ho parlato tante volte con lei, sa perfettamente quanto le sono stato vicino ma non sarà né il primo né l’ultimo caso nello sport, non solo italiano, ma anche mondiale, che ci sono delle visioni diverse fra la singola atleta e la Federazione. Ma quello che conta sono i risultati e quello che lei ha fatto è monumentale. Comunque gli addetti ai lavori sapevano“.
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Malagò, che dice che convincerà tutti gli atleti scettici a provare per Milano-Cortina 2026, dà anche una notizia importante: “Arianna sarà l’atleta simbolo dell’Europa in tutte le discipline alla cerimonia di chiusura dei Giochi. Sarà una cerimonia di chiusura importantissima per noi per il passaggio di consegne a Milano-Cortina. Il Cio sceglie cinque atleti simbolo di ogni Continente e ieri ci ha chiamato e ha individuato in Arianna la rappresentante di tutta l’Europa. Arianna è così straordinaria di testa e non c’è età che possa fermarla“.