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Roma, focolaio Covid: quattro giocatori positivi. Le parole di Mourinho

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Raffaele Sposito

In una nota rilasciata dal club, l’AS Roma ha comunicato la positività di quattro calciatori, tutti in possesso di Green Pass Rafforzato, al Covid-19. 

Jose Mourinho © Getty Images

In una nota pubblicata sul sito del club giallorosso, l’AS Roma ha comunicato la positività di quattro giocatori al Covid-19. Di seguito la nota. L’AS Roma comunica che, a seguito dei controlli svolti, quattro calciatori sintomatici, in possesso di Green Pass Rafforzato, sono risultati positivi al COVID-19. Le autorità sanitarie competenti sono state immediatamente informate. I calciatori stanno bene e si trovano in isolamento domiciliare. Il gruppo squadra è stato di conseguenza posto sotto stretta sorveglianza, come da indicazioni”. Salgono dunque a nove i calciatori giallorossi attualmente positivi. Una situazione non facile per la squadra della capitale, che non ha ancora comunicato i nominativi dei quattro calciatori coinvolti nel focolaio.

Queste le parole del tecnico José Mourinho in conferenza stampa riguardo la situazione Covid e in vista della partita contro il Verona. Alla domanda riguardante lo stato di salute del fantasista Nicolò Zaniolo, Mourinho ha dichiarato che Zaniolo al momento non è positivo. Nella domanda successiva, è stato chiesto a Mourinho se avesse provato nostalgia per la Champions, viste le partite giocatesi in settimana. Alla domanda, Mourinho ha risposto: “Ho fatto più di 150 partite di champions, non posso piangere perché adesso gioco in Conference. Non ho nostalgia: non ho visto tante grandi partite di Champions. Non mi è piaciuta la partita tra PSG e Real Madrid. Inter-Liverpool è stata una bella partita”.

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Un giornalista ha successivamente posto questa domanda al tecnico portoghese. “Lei è sempre stato un gran comunicatore. Come si rapporta con una proprietà silente come quella dei Friedkin?” Mourinho ha dunque risposto in tal modo. “Non so se sono un gran comunicatore. So che sono sufficientemente intelligente e sono sempre molto rispettoso delle proprietà. Quando un allenatore può fare una considerazione sulla sua proprietà? Nei miei principi, chi sono io per dire qualcosa sulla mia proprietà? Sono i miei superiori. Per la famiglia Friedkin ho solo rispetto personale e professionale.

Jose Mourinho © Getty Images

La domanda successiva ha riguardato la partita di andata col Verona, che ha sancito la prima sconfitta stagionale. “Pensa che sia cambiato qualcosa rispetto alla partita col Verona?” Il tecnico giallorosso ha dunque risposto: “È cambiato il tempo. Lì c’era un freddo e una pioggia incredibile. Non penso che domani sarà cosi. Scherzi a parte, penso che loro sono una squadra di grande qualità. La prima partita è stata dura per entrambi, e anche domani sarà dura per tutti e due. Tudor è un bravo e giovane allenatore, la cui squadra si identifica con lui. Hanno giocatori di qualità e di esperienza, sarà una partita dura ma spero anche per loro. Noi abbiamo 9 giocatori assenti, sarà difficile. Speriamo che con l’appoggio della nostra gente possiamo fare una bella gara e prendere punti”.

Successivamente, un giornalista ha chiesto a Mourinho qualora le ultime partite della stagione possano essere usate per valutare la squadra per l’anno prossimo e vedere chi è degno di far parte del progetto. “La valutazione si fa ogni giorno, anche allenando”. Lo stesso giornalista ha poi chiesto un bilancio sulla stagione di Jordan Veretout. “Pochi giocatori hanno una stagione uniforme a livello alto. Se devo scegliere uno dei nostri con una stagione uniforme a livello alto direi Mkhitaryan, perché gioca in varie posizioni e risolve i problemi, mantenendo un livello più alto di performance. Jordan ha iniziato molto bene, poi bene, poi meno bene.

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L’ultima domanda della conferenza stampa ha riguardato Tammy Abraham, in quanto al tecnico giallorosso è stato chiesto un bilancio dei primi sei mesi in Italia dell’attaccante inglese. Sta facendo bene però può fare meglio. La squadra ha bisogno che lui faccia meglio e viceversa. Però è un giocatore straniero, nato e cresciuto in un calcio diverso, che esce dall’Inghilterra. Per me sta facendo bene, però spero che possa dare di più: ha il potenziale per fare meglio”.

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