Internazionali di Roma, la Capitale è pronta ad accogliere Novak Djokovic. Quest’ultimo è uno dei leader dei ‘No-Vax’. Anche se il suo possibile arrivo in Italia per disputare il torneo è una idea che non piace assolutamente ad un politico che ha esternato tutta la sua disapprovazione in merito.
Nelle ultime ore è rimbalzata la notizia del possibile arrivo da parte di Novak Djokovic in Italia. Il tutto per disputare gli ‘Internazionali‘ che si verificheranno nella Capitale tra poche settimane. Ad annunciarlo, in anteprima, ci ha pensato direttamente la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. L’ex campionessa del fioretto ha aperto all’arrivo da parte del campione serbo dopo che lo stesso è stato rispedito a casa dall’Australia poiché non era vaccinato al Covid.
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Il tennista ha sempre sostenuto di essere un ‘No-Vax‘ e l’idea di vaccinarsi non gli è mai passata per la testa. Dopo le parole della Vezzali sono partite le polemiche. Sia sui social network che da parte del mondo della politica. In particolar modo da parte di un altro sottosegretario, ma alla Salute. Stiamo parlando di Andrea Costa che, negli ultimi minuti, ha rilasciato una intervista ai microfoni di ‘24 Mattino‘ su Radio 24.
Djokovic, Costa si oppone al suo arrivo a Roma: “Regole uguali per tutti“
Queste sono state alcune delle sue parole che la nostra redazione vi riporta: “Non mi convincono le motivazioni della Vezzali in merito al possibile arrivo da parte del tennista. Se ci sono delle regole devono essere rispettate. Se concediamo delle deroghe speciali trasmettiamo un messaggio sbagliato“. In poche parole lo stesso Costa ha manifestato il suo “no” all’arrivo del 34enne nativo di Belgrado.
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Anche l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, si schiera contro la partecipazione di Novak Djokovic al torneo che si terrà a Roma. “E’ triste un Paese che si dimostra debole con i forti e forte con i più deboli. Diventa difficile chiedere ai cittadini di rispettare le regole, mentre una star del tennis può permettersi di non farlo. Le regole valgono per tutti“.
Non si è parlato solamente di tennis, ma anche di calcio. In particolar modo alla capienza negli stadi che presto possono ritornare al 100%. Un obiettivo che si può raggiungere entro il 31 marzo, giorno in cui terminerà lo stato d’emergenza nel nostro Paese. L’obiettivo è che lo stadio ‘Renzo Barbera‘ di Palermo, il prossimo 24 marzo, possa essere aperto a quella percentuale per sostenere il team di Mancini che insegue il sogno di partecipare alla prossima edizione della Coppa del Mondo.