E’ arrivata la nota ufficiale da parte degli organizzatori del Sei Nazioni su una possibile esclusione dell’Italia dalla competizione. Il punto.
La presenza dell’Italia al Sei Nazioni continua a far discutere. Già in passato erano uscite voci di una possibile esclusione degli azzurri da questa manifestazione per far spazio ad altre nazionali, ma in realtà sono sempre state solamente indiscrezioni.
A chiudere definitivamente la vicenda ci hanno pensato gli organizzatori della competizione con una nota ufficiale, riportata dall’Ansa. Nel comunicato è confermato che “non c’è nessun piano di escludere una delle nazionali per far spazio ad un’altra. In questo momento le energie sono concentrate sulle discussioni strategiche riguardanti le finestre internazionali di luglio e novembre […]“.
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Nota che, quindi conferma la presenza dell’Italia insieme alla Scozia, l’Inghilterra, l’Irlanda, il Galles e la Francia anche per le prossime stagioni.
Il comunicato degli organizzatori è arrivato ad una settimana dalla terza giornata del Sei Nazioni 2022. Le prime due non sono state molto fortunate per i colori azzurri viste le sconfitte contro Francia e Inghilterra. Se nella partita giocata a Parigi l’Italia era riuscita a tenere testa ai transalpini per un tempo, nella sfida di Roma contro gli inglesi il punteggio di 33-0 ha confermato una qualità superiore degli avversari.
Due risultati che allungano la striscia negativa degli azzurri in questo torneo. L’ultima vittoria dell’Italia al Sei Nazioni risale al 2015 contro la Scozia. Una striscia negativa non semplice da interrompere nella prossima giornata della manifestazione.
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L’Italrugby, infatti, farà visita all’Irlanda che nella sfida di esordio ha superato l’Inghilterra mentre nella seconda partita del suo Sei Nazioni ha perso in Francia. Una partita sulla carta, come detto, non semplice per gli azzurri, ma se i ragazzi Crowley faranno una prestazione molto simile a quella di Parigi allora le possibilità di vittoria oppure di una sconfitta con un differenza di punteggio minima aumentano.