Continuano gli scambi diplomatici tra i Paesi per provare a gestire il conflitto russo ucraino. Ecco gli ultimi sviluppi
L’Occidente tenta la diplomazia per provare a risolvere la crisi ucraina, mentre la Russia sembra non seguire la stessa via, consegnando le sue risposte scritte alle proposte americane sulla sicurezza europea e cacciando nello stesso giorno il vice ambasciatore americano a Mosca Bart Gorman.
Intanto, anche Mario Draghi prova a mediare e a gestire la crisi russo ucraina. A poche ore dall’annuncio di Joe Biden che ha lanciato parole di fuoco sulla situazione in Ucraina, i due leader, riferisce la Casa Bianca, hanno avuto un contatto telefonico in cui hanno “riesaminato gli sforzi diplomatici e di deterrenza in corso in risposta al continuo rafforzamento militare della Russia al confine con l’Ucraina”. I due leader, conclude la nota, “hanno riaffermato il loro impegno per la sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina e il loro essere pronti ad imporre severi costi economici alla Russia se dovesse invadere ulteriormente l’Ucraina”.
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Il presidente del consiglio Mario Draghi, inoltre, ha riferito che volerà in Russia per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. “La strategia deve essere fatta di due elementi. Il primo consiste nel riaffermare la nostra unità, questo è il fattore che ha più colpito la Russia. Inizialmente, ci si poteva aspettare che essendo diversi avremo preso posizioni diverse, invece siamo diventati sempre più uniti. Nella Nato ci sono anche Paesi non occidentali, è importante l’unità anche tra Paesi differenti. Come secondo punto, dobbiamo perseguire la strategia della deterrenza con fermezza, non dobbiamo mostrarci deboli. Occorre anche dire che non possiamo rinunciare a quelli che sono i principi fondanti dell’alleanza atlantica”, ha detto il premier Mario Draghi al termine del Consiglio europeo informale sulla situazione e gli ultimi sviluppi relativi alla crisi russo-ucraina.
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Vento di guerra dalla Russia
Nella lettera di 11 pagine consegnata agli Usa, Mosca si dice pronta al dialogo con l’Occidente, offrendo a Washington una cooperazione per realizzare una nuova equazione di sicurezza. Tuttavia, la Russia sottolinea che le linee rosse e gli interessi strategici sul fronte della sicurezza che aveva posto sono stati ignorati e che la crescente attività militare degli Usa e della Nato direttamente ai confini russi è allarmante. “E’ stata ignorata la natura del pacchetto delle proposte russe, da cui sono stati estrapolati deliberatamente argomenti ‘convenienti’ che, a loro volta, sono stati ‘distorti’ per creare vantaggi agli Stati Uniti e ai loro alleati. Questo approccio, così come la retorica dei funzionari statunitensi, rafforza i legittimi dubbi sul fatto che Washington sia veramente impegnata a risolvere la situazione della sicurezza europea. In assenza della disponibilità da parte americana a concordare garanzie giuridicamente vincolanti della nostra sicurezza, la Russia sarà costretta a rispondere, anche attuando misure di natura tecnico-militare”, accusa la Russia.