Seconda medaglia per la pattinatrice della Capitale, dopo lâargento nei 3000: oro alla dominatrice olandese Schouten.
Unâaltra magia. Di quelle che meno tâaspetti. La romana Francesca Lollobrigida conquista la sua seconda medaglia personale, stavolta è di bronzo. Si tratta della diciassettesima medaglia italiana. La trentunenne romana è splendida terza nella gara con partenza in linea, arrendendosi solo allâolandese Irene Schouten, al terzo oro in questi Giochi, una vera dominatrice della specialitĂ , e alla canadese Ivanie Blondin.
La âLolloâ, come viene chiamata nellâambiente del ghiaccio, ha vinto lâargento nei 3000, è stata quarta nei 5000, ed è arrivata terza nella Mass Start: Giochi stupendi per la pattinatrice della Capitale, che nella sua specialitĂ preferita non ha fallito. Era stata settima a Pyeongchang, aveva conquistato lâoro europeo nel 2018 e lâargento continentale nel 2020, ma è a Pechino che Francesca si è consacrata definitivamente.
Sono stati dei giochi olimpici dove le ragazze del ghiaccio lâhanno fatta da padrone. Dalla Fontana alla Goggia, alla Brignone e per finire alla Lollobrigida. Qustâultima, poi, la piĂš atipica di tutte, visto che viene dalla capitale, luogo non proprio abituale per chi pratica sport invernali. Unâautentica bomba di bravura ed eleganza sul ghiaccio.
Sedici giri di pista, con tre sprint intermedi ogni quattro tornate e ovviamente volatone finale. La Lollobrigida scatta in seconda posizione, poi indietreggia, risparmiandosi gli sprint di mezzo. La canadese Maltais tenta la fuga, ma lâolandese Schouten accelera per ridurre il gap. Gruppo compatto dopo il transito a metĂ gara, quando provano a scappare la polacca Czyszczon, la bielorussa Zuyeva e la tedesca Pechstein, mentre cade lâolandese Groenewoud. Tutte insieme unâaltra volta a tre giri dal termine. Al suono della campana, lâazzurra è terza, posizione che mantiene anche nel convulso giro conclusivo.