Ucraina, Zelensky: “Uccisi 2 soldati. Difenderemo il nostro Paese”

Dalla Conferenza di Sicurezza di Monaco il presidente ucraino ha annunciato la morte di due militari: “Uno di loro lascia tre figlie di uno, sei e dieci anni”. Poi chiede chiarezza alla Nato e un incontro con Putin

Parole che non lasciano sperare nulla di buono, quelle del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo intervento alla Conferenza di Sicurezza di Monaco: “Difenderemo il nostro Paese. Con o senza partner. Tutti devono capire che non stiamo chiedendo una donazione. Si tratta di un contributo alla sicurezza europea e internazionale che dovrebbe essere nell’interesse di chiunque“.

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Il presidente ucraino Zelensky ha parlato alla Conferenza di Sicurezza di Monaco (Ansa)

Zelensky ha sottolineato l’importanza dell’Ucraina nella funzione di “scudo dell’Europa” contro l’esercito russo e soprattutto che questa situazione potrebbe creare un precedente pericolosissimo. Tuttavia ha specificato di poter gestire ancora la situazione con lucidità e coerenza, cercando di evitare le provocazioni da Mosca.

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Ucraina, 2 militari uccisi

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Il presidente ucraino Zelensky fa visita ai militari al fronte (Ansa)

A suo giudizio però attendere che la Nato sanzioni la Russia (riferendosi almeno alla pubblicazione delle sanzioni stesse e non necessariamente all’imposizione effettiva) non ha senso, perché ormai “tutti dicono che l’attacco militare ci sarà al 100%“. E in tal senso vanno messe le morti di due soldati (più altri 3 feriti) che sono già state messe a bilancio dal presidente ucraino, specificando che uno di loro è stato raggiunto da un colpo di artiglieria alle 6 di stamattina e lascia tre figlie di uno, sei e dieci anni. Zelensky in ogni caso non ha perso la speranza di poter risolvere pacificamente questa fase di tensione, auspicando un incontro con Putin: “Non so cosa voglia il presidente russo, ecco perché suggerisco di incontrarci“. Di certo lui non ha alcuna intenzione di fare passi indietro riguardo la volontà di adesione alla Nato, come conferma la nuova richiesta all’Alleanza di un calendario “chiaro e realizzabile” sotto questo punto di vista.

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