Ha fatto molto discutere la notizia che riguarda il noto microbiologo Andrea Crisanti. Quest’ultimo ha acquistato una villa del ‘600 destando molto scalpore. Al ‘Corriere della Sera’ ci ha tenuto a respingere le polemiche che gli sono piovute addosso
Davvero non se lo aspettava tutto questo clamore. Non si aspettava di ricevere così tante critiche per un acquisto (comunque importante) di una villa del ‘600. Nelle ultime ore si sta parlando solamente di Andrea Crisanti. In questi ultimi due anni lo abbiamo conosciuto per i suoi interventi in televisione dove ha parlato della situazione legata al Covid. Raggiunto dai microfoni del ‘Corriere della Sera‘ ci ha tenuto a ribadire la sua posizione ed ha respinto le polemiche che gli sono piovute addosso nel giro di poche ore. Anche perché ha aggiunto: “Non sono un divo. Di certo non vivo nell’oro e nel lusso“.
LEGGI ANCHE >>> Crisanti compra una villa del ‘600, ecco quanto ha speso
Si tratta di una villa di Vicenza, ma la vera e propria trattativa è iniziata solamente un anno e mezzo fa. Come riportato in precedenza, non si aspettava che questa notizia diventasse di dominio pubblico, anche perché ci ha tenuto a ribadire: “Anche a Londra ho una bella casa ed ho ottenuto riconoscimenti importanti, ma nessuno mai ne ha discusso di questo“. Anche se in Inghilterra non andava spesso in televisione come ha fatto negli ultimi due anni in Italia.
Crisanti ammette: “La stagione dei virologi sta per finire”
Il virologo non si è mai sentito un personaggio ed ha ammesso che la loro stagione “sta per finire”. In tanti si sono chiesti: “Chissà quanto guadagnano i virologi in televisione”. Crisanti risponde. Almeno per conto suo. Totale? Zero euro. “Ci sono andato sempre gratis. I compensi li ho sempre girati al mio dipartimento.
LEGGI ANCHE >>> ESCLUSIVA – Crisanti: “Basta, è il momento di riaprire”
Se c’è qualche leone da tastiera che dimostra questa tesi vado a denunciarlo“. Anche per questo motivo si è allontanato dai social network. Adesso inizierà i lavori di ristrutturazione, con la speranza che: “L’Italia intera non giudichi. Spero di non farlo sotto i loro occhi. Si tratterà di restauro, non ristrutturazione“.
