Milano, omicidio via d’Agrate: svolta nelle indagini

Milano, svolta nelle indagini per quanto riguarda l’omicidio che si è verificato a via d’Agrate. Al lavoro i poliziotti che hanno fermato il presunto assassino

Milano, omicidio a via d'Agrate
Milano, omicidio a via d’Agrate (Ansa Foto)

Nella giornata di ieri i cittadini di Milano, precisamente i residenti di via Marco d’Agrate, sono rimasti sotto shock per la notizia dell’uccisione di un giovane. In questa vicenda ci sono delle importanti novità visto che, secondo quanto riporta la Polizia di Stato, è stato fermato un uomo di 27 anni. Quest’ultimo è di origine marocchina ed è il primo accusato di questo omicidio che si è verificato ieri. Sia gli investigatori della Squadra Mobile che i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno emanato il fermo.

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Per quanto riguarda la vittima, molto probabilmente, si tratta di un cittadino nordafricano che è stato colpito più volte al termine di una lite. Il pm Francesco De Tommasi ha dato il suo ‘via libera’ per questo fermo dopo che gli stessi investigatori avevano portato il presunto assassino in questura dove gli hanno rivolto tantissime domande nelle ultime ore. Non era l’unico visto che insieme a lui c’erano un altro suo connazionale ed una donna incinta. Tutti e tre che vivono nella stessa zona, proprio dove è stata uccisa la vittima.

Milano, omicidio in via d’Agrate: cosa è successo

Milano, omicidio a via d'Agrate
Milano, omicidio a via d’Agrate (Ansa Foto)

Come riportato in precedenza il tutto è accaduto nella giornata di ieri mattina, prima delle 07:30, orario in cui si sono presentati le forze dell’ordine dopo aver ricevuto varie chiamate. Si è verificato nell’appartamento della vittima. Una volta giunti nella casa della vittima gli agenti hanno trovato l’uomo a terra, senza vita, con due ferite di arma da taglio che non gli ha lasciato scampo.

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Inutili i tentativi di soccorso da parte del personale sanitario che ha provato a rianimarlo, visto che per la vittima non c’era più nulla da fare. Nell’appartamento erano presenti altre persone, tra questi proprio l’indiziato numero uno che aveva la maglietta sporca di sangue.

 

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