I biancocelesti pareggiano e mancano la chance di accorciare le distanze con la zona Champions. Nel finale palo di Delofeu
Senza Immobile, Luis Alberto, Leiva, Lazzari, Acerbi e Pedro (costretto ad abbandonare il campo dopo venti minuti), la Lazio impatta sul campo di un’ordinata Udinese. La squadra di Sarri perde l’occasione di accorciare le distanze con la zona Champions, ma trova un buon pareggio in rimonta. L’Udinese parte forte, sblocca il risultato, sfiora il raddoppio, ma poi cala e si lascia rimontare. Nel finale incrocio dei pali colpito da Molina.
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L’Udinese parte forte, sblocca il risultato dopo quattro minuti con Delofeu (che sfrutta la dormita della difesa biancoceleste) e regala una bella dimostrazione di forza. I friulani attaccano alti i portatori di palla, pressano e creano una grande occasione, con Makengo, che da due passi, si mangia il gol del raddoppio. Al 23′ Sarri perde anche Pedro, costretto ad abbandonare il campo per infortunio, ed inserisce Cabral. Per il neo acquisto si tratta dell’esordio assoluto in campionato. Il tecnico biancoceleste sposta Anderson sulla fascia destra e la manovra della Lazio si trasforma: i biancocelesti creano due occasioni pericolose (con Anderson e Cabral) e a fine primo tempo trovano il pareggio: punizione di Cataldi, spizzata di Zaccagni e tocco vincente di Felipe Anderson.
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Nella ripresa la Lazio parte con il piede sull’acceleratore: Zaccagni e Anderson salgono di tono e Cabral si dimostra un abile palleggiatore: il capoverdiano prova a girare un assist di Felipe Anderson, sfiorando il palo. Zaccagni (francobollato da Becao a tutto campo) sfiora il montante con un tiro a girare. A metà ripresa Cioffi cambia l’Udinese, risistemando la squadra con gli inserimenti di Zeegelaar, Pereyra e Success. La gara diventa equilibrata: la Lazio scende di tono, l’Udinese sale in cattedra. Nel finale Felipe Anderson getta alle ortiche un contropiede pericoloso, poi è Molina, all’ultimo respiro, a sfiorare il gol con un destro che si stampa sull’incrocio dei pali. Finisce 1-1, un pareggio che permette ai bianconeri di muovere la classifica. A Sarri il rammarico per non essere riuscito ad accorciare le distanze con Juve e Atalanta.