La Procura della Federcalcio ha chiuso le ispezioni sui movimenti sospetti di alcune società di serie A. La Juventus gioca d’anticipo
La Figc chiude le indagini sul caso plusvalenze. A farlo venire fuori è la Juventus che, tramite una nota ufficiale, ha confermato di aver ricevuto – assieme ad altre 10 società di calcio italiane, tra cui ci dovrebbe essere Inter ( ma non ci sono conferme), Napoli e Genoa. forse Roma e Sampdoria – la comunicazione di conclusione delle indagini da parte della Procura Federale in merito al caso plusvalenze.
Il club bianconero, nella sua sua nota, specifica che gli esercizi coinvolti sono quelli del 2018/19, 2019/20 e 2020/21 e che, una volta effettuato l’accesso agli atti, confida di dimostrare la correttezza del proprio operato. E questo il club di Torino l’ha sempre chiarito e sottolineato più volte.
Nel mirino degli inquirenti, come riporta il comunicato, la “valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze, in seguito alla segnalazione della Co.Vi.So.C.“. Come è noto da tempo sarebbero ben 62 le operazioni nel mirino, tra cui anche quelle che hanno portato Osimhen al Napoli, Arthur alla Juve e Pjanic al Barcellona e Pinamonti dall’Inter al Genoa. Ma ce ne sono tante altre che devono essere chiarite nel più breve tempo possibile. Se la Procura Federale ha chiuso le indagini, probabile che, a stretto giro di posta, possano partite anche i primi deferimenti.
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IL COMUNICATO DELLA JUVENTUS
“Torino, 21 febbraio 2022 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver ricevuto questa sera, unitamente ad altre 10 società di calcio italiane e relativi soggetti apicali, una “Comunicazione di conclusione delle indagini” dalla Procura Federale presso la F.I.G.C. in ordine alla valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze, in seguito alla segnalazione della Co.Vi.So.C., per l’ipotizzata violazione dell’articolo 31, comma 1, e degli articoli 6 e 4 del Codice di Giustizia Sportiva. Si precisa che l’atto notificato, riguardante taluni trasferimenti perfezionati negli esercizi 2018/19, 2019/20 e 2020/21, non costituisce esercizio dell’azione disciplinare da parte della Procura Federale. La Società potrà ora avere accesso agli atti e articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter dimostrare la correttezza del proprio operato“.