Falsi invalidi, scoperta maxi truffa: volume di affari enorme e denunce

Falsi invalidi: ecco quanto costava un certificato elargito in un sistema scoperto dalle indagini. Valanghe di denunce. 

Un vero e proprio sistema, che operava il Lombardia ma riusciva a rispondere alle richieste in arrivo anche dal Sud Italia. La Procura della Repubblica di Varese ha fatto luce su una organizzazione che chiedeva denaro in cambio di certificati falsi, e sono scattate immediatamente le denunce.

falsi invalidi
Guardia di Finanza (screenshot video YouTube)

In sostanza è stata fatta luce su una serie di operazioni relative a 39 soggetti, beneficiari di documenti attestanti false invalidità civili o handicap, che permettevano loro di intascare il riconoscimento di benefici economici, fiscali e previdenziali. Il tutto tramite il pagamento di una tangente, in alcuni casi anche fino a 8 mila euro, intascata secondo la Procura da una sorta di organizzazione che agiva a Varese con ramificazioni in tutta la Lombardia.

Leggi anche: Bari, scacco matto alla criminalità organizzata: maxi blitz e arresti – VIDEO

Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno fatto emergere un quadro in cui i denunciati agivano istruendo false commissioni Inps senza avvisare gli altri colleghi. Così facendo venivano avviate le finte procedure che si trasformavano poi nell’attestazione dell’invalidità. E in uno scenario in cui anche due medici sono indagati fra le 7 persone, il giro di affari raggiungeva cifre enormi. 

Falsi invalidi: fino ad 8 mila euro per un certificato falso

Guardia di Finanza Roma
Blitz della Guardia di Finanza contro una rete di falsi invalidi © Ansa

Il giro sarebbe partito nel 2019 e secondo le Fiamme Gialle ciascuno aveva il suo ruolo. Fra chi presentava la domanda, chi la collegava agli specialisti compiacenti e chi accompagnava i falsi invalidi davanti alla commissione, arrivavano poi i certificati con esito positivo. L’importo delle tangenti elargite ammonterebbe ad una cifra di circa 400 mila euro solo nel periodo di indagine. 

Leggi anche: Rivolta nel carcere di Melfi del 2020: raffica di arresti

I 39 clienti di tale sistema avrebbero invece beneficiato di circa 600 mila euro derivanti dalle false invalidità. Per molti di loro è stata quindi prevista la visita di revisione straordinaria da parte dell’Inps con la revoca della percentuale di invalidità. Per la rete sgominata dalla Procura invece l’ipotesi è di associazione per delinquere, corruzione e truffa ai danni dello Stato. 

Gestione cookie