Il tecnico della Roma ne ha combinata un’altra, forse la più grossa e roboante da quando è tornato in Italia
Mourinho ha davvero esagerato. Ora difficilmente potrebbe essere salvato o cavarsela come in altre circostanze. Stavolta il portoghese l’ha combinata davvero grossa e la forte sensazione è che sia andato ben oltre rispetto a quello che è realmente accaduto. Se fai il “rivoluzionario” in tempi in cui tutti o quasi ti adorano e ti ascoltano perché rappresenti la novità, hai carisma e con te porti trofei e successi le proteste e il “nuovo” linguaggio possono anche avere presa, come fu quando fece il gesto delle manette a San Siro, ma quello era lo Special One, l’unico e inimitabile. Esagerato anche in quel caso, ma quella scena fece storia e rumore e venne accettata in qualche modo. Ma se, a distanza di anni, continui a fare lo stesso, senza avere le medesime cartucce e soprattutto lo stesso carisma, allora il rischio di cadere nel ridicolo è tanto, se non quasi patetico.
In questa stagione, lo Special One si è contraddistinto per le proteste contro gli arbitri, non in maniera veemente come qualche anno fa, ma, bene o male, sempre costanti. Un modo, forse, per nascondere i reali problemi (soprattutto di gioco) della squadra. Ma quanto avvenuto col Verona, durante e verso la fine della partita, rischia di far traboccare il vaso. L’arbitro, in questo caso Pairetto (col quale non corre buon sangue dalla gara cl Bologna) ha fischiato un fallo di confusione in area e dato poco di recupero nei minuti finali, a quel punto Mourinho è esploso, mimando il gesto del telefono e protestando vivacemente. Sul labiale c’erano tanti dubbi e un po’ di giallo, ma a fare chiarezza è la “Stampa” di Torino che riporta le frasi che avrebbe gridato più volte il tecnico nei confronti dell’arbitro Pairetto, in campo e negli spogliatoi: “Ti hanno mandato apposta, dillo, ti ha mandato la Juve…“.
Frasi che potrebbero aprire file pericolosi e dannosi. Già perché pare che il referto che l’arbitro Pairetto ha compilato e depositato sia molto grave, riportando frasi e atteggiamenti del tecnico fuori da ogni ordine e logica. Non solo. Ad appoggiare il documento dei direttori di gara, ci sarebbe anche quello dei 007 della Procura Federale, presenti in campo, nel tunnel dell’Olimpico e nei pressi dello spogliatoio. Il tecnico della Roma potrebbe restare fermo dalle 3 alle 5 giornate per il suo comportamento, non solo quello ottenuto nel finale, ma avuto per gran parte della partita, come scaraventare con violenza il pallone in tribuna o altre parole fuori luogo, sempre nei confronti del direttore di gara.
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Per Mourinho un modo per cercare dei nemici, come sempre ha fatto nella sua storia, che, forse, in questo momento vede solo lui. Un atteggiamento e soprattutto delle frasi che potrebbero procurargli dei problemi, non solo con la squalifica ma anche con l’apertura di un fascicolo in Procura Federale, con tanto di convocazione. “Ti hanno mandato apposta, ti ha mandato la Juve“, parole pesanti che non possono cadere nel vuoto. Si preannuncia un periodo complicato e sempre più buio per Josè Mourinho. Da parte del mondo arbitrale e della Procura e politica sportiva, ma anche e, forse soprattutto, da parte della squadra che, ora, sembra sempre più abbandonata a se stessa. Senza gioco, senza idee e con un pericoloso principio di anarchia e autogestione. Chi l’ha sognato e si è entusiasmato quel 4 maggio 2021 con il tweet che l’As Roma “è lieta di annunciare che José Mourinho sarà il nuovo Responsabile Tecnico della Prima Squadra a partire dalla stagione 2021-22“. Adesso qui, a sentire l’umore della gente, nessuno è lieto anzi il sentimento è completamento opposto.