Bassetti: “Dal 31 marzo basta al Green Pass”

Il primario dell’Ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha espresso la sua posizione rispetto al Green Pass.

Matteo Bassetti © Facebook
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Il Green Pass è sulla bocca di tutti, negli ultimi giorni. Sono varie le opinioni in merito: alcuni ritengono che la certificazione verde debba essere mantenuta anche dopo il 31 marzo, ovvero dopo la fine dello stato di emergenza. Altre voci autorevoli, invece, ritengono che la validità della certificazione verde debba essere sospesa in concomitanza della fine dello stato di emergenza. Tra queste personalità si schiera l’infettivologo e primario dell’Ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti.

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“La mia idea sul Green Pass nasce prima delle minacce. Ho sempre pensato che il Green Pass servisse a far vaccinare le persone ed ha funzionato. Dalla sua introduzione abbiamo guadagnato il 30% di vaccinati in 5 mesi. Dopodiché dobbiamo tirare una riga. A fine marzo avremo un 95% di popolazione guarita o vaccinata. Quindi dal 31 marzo basta al Green Pass. Queste le parole di Bassetti, il quale ritiene che la certificazione verde abbia servito il suo scopo e che debba essere sospesa dal 31 marzo.

Matteo Bassetti © Facebook
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Nell’intervista rilasciata a Radio Cusano Campus, il primario ha inoltre dichiarato quanto segue. “Che senso ha mantenere questo strumento? Anche chi ha il Green Pass è stufo di questo strumento. Altrimenti servirà dire che il Green Pass oltre il 31 marzo verrà mantenuto per una decisione politica ma non si dica per una scelta sanitaria. Tutti gli infettivologi erano d’accordo sull’obbligatorietà del vaccino per gli over 40 ma la politica non ha ascoltato. Gli scienziati vengono tenuti in considerazione quando fa comodo altrimenti vengono ignorati. Se avessimo fatto come dicevano gli scienziati non avremmo avuto tutti quei morti di dicembre e gennaio”.

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Rispetto al vaccino Novavax, Matteo Bassetti ha detto la sua, esprimendo il suo scetticismo rispetto alla possibilità che il nuovo vaccino induca gli scettici a vaccinarsi. Non si vaccinerà nessuno o in pochissimi anche se non è un vaccino mRNA ma proteico. Qui il problema è di chiusura mentale nei confronti dei vaccini in generale. La tecnologia mRNA ci darà il vaccino per tante malattie tumorali. È un’evoluzione positiva la tecnologia mRNA, meno male che c’è stata. Chi attacca ‘Big Pharma’ come se fosse la ‘Spectre’ ricordi che è grazie a queste realtà se adesso si vive fino ad 85 anni. Meno male che ci sono le industrie farmaceutiche che se dovessimo aspettare l’Italia con i soldi che stanzia per la ricerca sapete dove saremmo?”.

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