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Cronaca

Castrolibero, studenti di nuovo in classe fanno “mea culpa”: nominata nuova dirigente

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Chiara Feleppa

Gli studenti e le studentesse del liceo Majorana di Castrolibero sono tornati in classe, dopo la nomina di una nuova dirigente 

La vicenda di Castrolibero sembra sulla via di una risoluzione. Dopo le proteste dei giorni scorsi, andate avanti per molte settimane, gli studenti e le studentesse dell’Istituto Valentini-Majorana – finito sotto i riflettori per episodi di molestie e silenzi ancora da confermare – hanno fatto ritorno in classe.

Dopo quindici giorni di occupazione, le lezioni hanno ripreso regolarmente. La sospensione delle attività didattiche era iniziata il 3 febbraio scorso, con l’inizio dell’occupazione da parte dei ragazzi con la volontà di denunciare presunti episodi di molestie. Sotto accusa un professore di matematica e fisica, ma anche alcuni atteggiamenti di professori nei confronti degli studenti. Al centro delle accuse anche la dirigente scolastica, Iolanda Maletta, che secondo i ragazza era a conoscenza degli episodi e avrebbe insabbiato tutto per non distruggere la reputazione della scuola.

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I ragazzi ne hanno chiesto la sostituzione per poter rientrare liberamente in classe. Infatti, l’ufficio scolastico regionale ha nominato una nuova dirigente reggente del Majorana-Valentini di Castrolibero, in sostituzione di Iolanda Maletta. Ad assumere il timone della scuola è Elena Cupello, 62 anni, già dirigente dell’Istituto Alberghiero di Paola. La scelta è arrivata, spiegano fonti locali, dopo l’espletamento di un avviso pubblico urgente che l’Usr aveva pubblicato giovedì scorso, il 17 febbraio.

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“Il rientro è stato tranquillo. Abbiamo parlato dell’occupazione della scuola ed il clima nella scuola è sereno”, ha detto Francesca, studentessa a conclusione delle lezioni parlando all’Ansa. I ragazzi, rientrati in classe, hanno fatto mea culpa sui danni che sono stati provocati all’istituto nel corso delle proteste. “Ci spiace che qualcuno abbia voluto sottolineare la gravità dei danni provocati alla scuola da alcuni ragazzi nel corso dell’occupazione. Non si possono sintetizzare così 15 giorni di protesta”, raccontano gli studenti. I ragazzi hanno affermato di voler andare a fondo e seguire le indagini che sono intanto in corso per accertare le responsabilità del docente accusato: “Continueremo a batterci contro ogni abuso e chiediamo, in questo senso, trasparenza e partecipazione da parte di tutti. Ovviamente, siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità per quanto riguarda i danni e siamo felici che la vicepreside abbia deciso di non sporgere denuncia. Questo fa capire che molti docenti sono dalla nostra parte e sono disposti ad ascoltarci ed a capire le nostre esigenze”.

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Chiara Feleppa