Lo Zar riconosce i separatisti, primi reparti russi oltrepassano il confine. Usa e Ue: reagiremo con sanzioni durissime
Scenario sempre più vicino all’apocalittico. Vladimir Putin riconosce le due “repubbliche” separatiste del Donbass. E fa un passo deciso verso la guerra, irrigidendo tutto il resto del mondo. Lo “Zar” ha firmato un decreto davanti alle telecamere della tv di Stato e poi ha ordinato alle forze armate russe di schierarsi in quella zona dell’Ucraina controllata dai ribelli filo-russi. L’obiettivo, dice lui, è quello di “mantenere la pace“, ma è la versione mite del Cremlino perché, per tutto quello che sta succedendo nelle ultime frenetiche ore, è un passo deciso verso la guerra.
La mossa di Putin alza ancora il livello dello scontro con l’Ucraina, in una escalation cominciata a novembre e che vede adesso la Russia schierare ben 190.000 soldati ai confini con il Paese vicino. La decisione del presidente russo di riconoscere le autoproclamate “repubbliche” di Donetsk e Lugansk viene subito condannata dalla comunità internazionale, con Usa, e anche l’Ue, che minacciano nuove sanzioni.
Gli Usa: “Ora basta, se Putin entra non rimarremo fermi”. l’Ue: “Se passa il confine, putno di non ritorno”
Nel suo lungo discorso in tv, Putin ribadisce di ritenere una minaccia l’ingresso di Kiev nella Nato e, con parole impregnate di retorica e propaganda, dichiara che “la moderna Ucraina è stata creata dalla Russia” e “ha già perso la sua sovranità» diventando serva “dei padroni occidentali“. Parole durissime secondo l’Occidente che sta seguendo con ansia e trepidazione l’intera evoluzione della vicenda.
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È la pietra tombale sugli accordi di Minsk, sanciti sette anni fa per cercare di mettere fine al conflitto nel Donbass che ha fatto migliaia di morti: l’area del Sud-est ucraino dove la Russia è accusata da tempo di sostenere militarmente i separatisti nel conflitto scoppiato otto anni fa e nel quale si stima che abbiano perso la vita oltre 14.000 persone. Le parole di Putin hanno scatenato l’ira degli Stati Uniti: “Con le parole e le mossa fatta da Puti nelle ultime ore, si innesca un meccanismo perverso e fuori da ogni logica. Se entra in Ucraina non rimarremo fermi“. E l’Ue rincara la dose: “Se la Russia oltrepassa il confine sarà un punto di non ritorno e le sanzioni saranno durissime“. Putin però sembra che sentire anzi va avanti con i suoi carri armati. La Guerra è davvero un passo. Una guerra pericolosa con ancora parte del mondo che combatte con il virus. Un momento delicatissimo della storia del mondo.
— Erfred111@gmail.com (@erfred111) February 22, 2022