L’attuale opinionista del Grande Fratello Vip ricorda il compianto presentatore in esclusiva a Notizie.com: “A nessun altro ho visto fare quello che faceva lui con chiunque facesse parte del gruppo di lavoro”
Sono passati poco meno di quattro anni, ma la ferita è ancora aperta per tutti. La morte di Fabrizio Frizzi è stato un duro colpo per chiunque lo avesse ammirato in tv e, ancora di più, per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Già, perché il conduttore romano oltre a essere un professionista esemplare era una grandissima persona, come raccontato da chiunque lo abbia vissuto in prima persona. E non fa eccezione Adriana Volpe, che in esclusiva a Notizie.com è tornata a parlare di lui: “Fabrizio è stata l’anima più pura che abbia incontrato in vent’anni di carriera. Ho cominciato con lui a ‘Scommettiamo Che’, mi ha dato la prima impostazione, i primi suggerimenti e consigli“.
Frizzi riusciva a distinguersi da chiunque altro per il suo modo di fare: “Un atteggiamento che non ho più visto in nessun altro. Lui aveva la stessa attenzione e lo stesso modo di porsi con tutti. Da chi fa il lavoro più umile (ma comunque importante per una diretta televisiva) al direttore generale. Ricordo che a Natale lui aveva un pensiero per tutti. Dai sottotitoli al termine di un programma ci si può rendere conto di quante persone lavorino in una produzione. Ecco, tutte ricevevano un pensiero da lui, o alla fine del programma, o a Natale se venivano trascorse insieme le feste. Questo fa capire che uomo generoso fosse. Non solo perché faceva un regalo, lo era a livello umano. Prestava attenzione a tutti, sapeva i nomi di ciascuno della troupe. Aveva la gentilezza e l’accortezza di posare il suo sguardo su tutti. Se vedeva che c’era qualcuno in difficoltà per qualche motivo, lui trovava il momento per offrirgli un aiuto. Persone così sono rarissime“.
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E proprio sulla base di questo comportamento Adriana Volpe ha tentato di prendere ispirazione: “Fabrizio mi ha insegnato tanto e c’è poi una frase che ho letto all’inizio della mia carriera che mi sono portata dietro per tutto il percorso lavorativo, faceva più o meno così: ‘Ricordati che tutte le persone che incontri nella tua ascesa, le incontri di nuovo nella tua discesa. Quindi abbi rispetto per tutti’. Una realtà. Quando va tutto bene è tutto facile. Ma se tu hai seminato e hai lasciato un buon ricordo di te, anche quando arriverà l’inevitabile momento del calo, la gente rallenterà la tua discesa. In caso contrario, invece, ti darà una pedata per accelerarla. Viviamo in una società incazzata, ma credo non si debba mai scordare la gentilezza e confrontarsi con cortesia provando a vedere le cose anche dal punto di vista degli altri. Io mi sono resa conto che ognuno di noi ha una storia e a volte determinate reazioni nascono da un sottobosco che non conosciamo. Avvicinarsi con rispetto aiuta a conoscersi meglio ed essere plasmabili, più aperti al prossimo“.