Sta facendo molto discutere il VIDEO in cui si vede protagonista (in negativo) il tennista Alexander Zverev. Il tedesco ha perso completamente la testa e si è scagliato contro l’arbitro. Poco importa se dopo poco sono arrivate le scuse, il gesto rimane ed è agghiacciante
Ci troviamo in Messico, precisamente ad Acapulco, dove si sta disputando l’ATP. Anche se, in questo articolo, non parleremo di alcun match ma di quello che ha fatto un tennista durante una gara. Ai limite della pazzia. Protagonista di questo spiacevole episodio proprio l’atleta che vedete in foto, Alexander Zverev. Il tedesco ha perso completamente la testa contro l’arbitro in una gara di doppio. Il giudice di gara è italiano e si chiama Alessandro Germani.
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Quest’ultimo, secondo il nativo di Amburgo, non avrebbe visto bene la palla dove sia rimbalzata. Queste sono le testuali parole tradotte in italiano: “È 8-6 nel tiebreak, c****ne, guarda dove è rimbalzata la palla. Fo***o idiota”. Ovviamente non è questo a cui ci stiamo riferendo, ma a ben altro. E’ vero che un momento di nervosismo può capitare a tutti, ma quello che ha fatto il 24enne è davvero inaccettabile. Poco importa se sono arrivate le scuse, ma il gesto rimane. Tanto è vero che è stato squalificato immediatamente dal torneo ed è attualmente sotto indagine.
Per quale motivo direte voi? Il tedesco ha colpito, per ben tre volte, il seggiolone dove sedeva l’arbitro italiano. Dopo avergli riferito l’offesa colpisce nuovamente il posto in cui si trovava il giudice che, senza pensarci su due volte, ha ben pensato di andarsene e lasciare il suo posto. Non contento l’atleta ha colpito nuovamente il seggiolone per la quarta volta tra i fischi del pubblico presente e che lo ha contestato per l’orribile spettacolo che stava fornendo.
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Subito dopo sono arrivate le scuse su una storia pubblicata sul suo profilo ufficiale Instagram: “Non sarebbe dovuto succedere e non ci sono scuse. Vorrei anche scusarmi con i miei fan, l’organizzazione del torneo e con questo sport che amo in generale. Mi prenderò i prossimi giorni per riflettere sulle mie azioni e su come posso assicurarmi che non accada di nuovo”.